Roma, 10 agosto 2019 - Nel giorno delle stelle - e del governo - cadenti, la crisi che ha rotto il rapporto Lega-M5S è tutto un fermento di posizioni diverse. Matteo Salvini, candidato premier della Lega, vuol mettere il turbo ("Il Parlamento decida prima di Ferragosto") e torna all'attacco di M5S e Pd accusandoli di inciucio. Da parte sua il premier Conte si dice pronto a sfidare in Aula il leader della Lega, che contro di lui ha depositato la mozione di sfiducia. Quanto al Pd, tutti i dem negano la possibilità di un accordo con i pentastellati (come pure viceversa) e l'ex premier Matteo Renzi ci aggiunge un po' di veleno: "Accordi segreti? Non scherziamo: Salvini ha paura di me".
Ma il vero scontro si gioca tra i due 'ex' alleati e ha come campo di battaglia il taglio dei parlamentari e l'Iva. I 5Stelle chiedono di approvare intanto il taglio dei parlamentari, ipotesi su cui la Lega dice no, pensando a una trappola per rinviare le elezioni. Quanto all'Iva, la Lega chiede di votare presto per non farla aumentare e il M5s ribatte: Ora lo ammettono. In tutto ciò Beppe Grillo scende in campo contro il voto e con toni epici promette che salverà l'Italia dai nuovi barbari.
Salvini contestato a Policoro e Soverato
Piccolo fuori programma per il ministro dell'Interno: prima del comizio a Policoro (Matera) è stato contestato con un lancio di acqua da una bottiglietta, insulti e cori di 'Bella ciao', oltre allo striscione "Salvini beach party, ingresso: 5 rubli". Dopo l'intervento sulla spiaggia Salvini ha fatto un giro in canoa insieme a un bambino, mentre dalla riva i contestatori continuavano a intonare il canto partigiano. Contestazioni anche in serata a Soverato prima del comizio del leghista. I partecipanti al presidio allestito a poche centinaia di metri dal palco si sono avvicinati venendo quasi a contatto con i sostenitori del leader leghista. La polizia, in tenuta antisommossa, è dovuta intervenire per dividere le due fazioni.
"Se ai centri sociali rimane solo il casino abbiamo già vinto", ha detto Salvini durante il comizio. "A queste persone sarebbe servito un po' di servizio militare o un po' di volontariato in parrocchia o con gli anziani", ha rimarcato il leader della Lega, che si è detto dispiaciuto che ''donne e uomini delle forze dell'ordine debbano occuparsi di questi figli di papà viziati". Un improvviso blackout ha poi costretto il ministro dell'Interno a interrompere temporaneamente il comizio. I contestatori ne hanno approfittato per far sentire ancora più forte le loro grida che Salvini ha "diretto" dal palco come un direttore. Alla ripresa, Salvini ha detto che un "cretino ha danneggiato l'impianto audio ed è stato bloccato e identificato" dalle forze dell'ordine.
Salvini: "No a giochi di palazzo"
Le mozioni di sfiducia a Conte e Salvini
Sul terreno parlamentare è braccio di ferro sulla calendarizzazione della mozione di sfiducia al premier Conte, portata in Aula dalla Lega. Spetterà alla capigruppo di stabilire la data per il voto. Ma Salvini mette fretta: "Mi aspetto che il Parlamento si esprima il prima possibile e non dopo Ferragosto". "A me interessa adesso la fissazione della data delle elezioni, mi interessa che gli italiani sappiano quando vanno a votare, per avere un nuovo Parlamento e un nuovo governo che duri cinque anni e faccia la manovra economica".
Da sinistra - Pd e Leu - si chiede invece che prima della sfiducia a Conte si voti la mozione di sfiducia del Pd a Salvini, visto che è precedente. Oltretutto LeU giudica "inquietante" che Salvini rimanga "comunque in carica come Ministro dell'interno per gli affari correnti ed eventualmente per portare al voto gli italiani". Da 'Sinistra italiana' attacca Nicola Fratoianni: "La prima cosa urgente e saggia che deve fare Salvini è lasciare subito il ministero dell'Interno: un tipo così non può certo garantire correttezza istituzionale in una fase delicata nella vita del Paese". Sulla stessa linea Pietro Grasso, che chiede all'opposizione "di non partecipare al voto sulla mozione di sfiducia presentata dalla Lega". E spiega: "Se sarà votata solo dalla maggioranza (Lega e 5 Stelle), Conte non sarà tecnicamente sfiduciato. Politicamente dovrà ovviamente dimettersi, e sarà necessario un governo elettorale. Non deve essere Salvini a gestire dal Viminale le elezioni. Ma i tempi della crisi passeranno dalle mani di Salvini a quelle, istituzionalmente corrette, del presidente del Consiglio e soprattutto del presidente della Repubblica. Non diamo noi per primi 'pieni poteri' a Salvini".
Su questo punto, durante la sua tappa del beach tour a Isola di Capo Rizzuto in Calabria, Salvini assicura: "L'importante è che le elezioni ci siano, poi se le gestisce qualcun altro sono pure più contento perchè avrò più tempo".
Salvini e la data delle elezioni
Nel suo tour elettorale delle spiagge, il leader del Carroccio mette i paletti: "A me interessa che gli italiani sappiano quando vanno a votare, per avere un nuovo Parlamento e un nuovo governo che duri cinque anni e faccia la manovra economica", spiega da Policoro, in Basilicata. E attacca l'alleato: "Prima si vota meglio è, chi rinvia l'appuntamento con le elezioni è perché vuole salvare la poltrona". Quanto a lui, "Io guardo avanti - dice - gli insulti dei Cinquestelle non rispondo sto preparando un governo stabile coraggioso e spero si voti il prima possibile, se non fossero arrivati troppi no non avremmo fatto quello che abbiamo fatto".
Nel pomeriggio, parlando con i giornalisti a Isola Capo Rizzuto, il ministro dell'Interno insiste: "Noi siamo tutti pronti per andare in parlamento, lunedì, martedì, giovedì, quando serve. L'Italia non può vivere a lungo nell'incertezza. Prima si vota, prima gli italiani avranno un nuovo governo e una nuova manovra economica. Spero che Pd e 5Stelle non la tirino troppo in lungo".
Sulla data del voto interviene anche il potente sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti: "Ci sono divergenze nei partiti sulla data del voto? A decidere secondo me non è Salvini, né il Pd, né i 5stelle ma il buon senso". E poi: "Bisogna dare la palla al presidente della Repubblica, come dice la Costituzione. A noi sembra naturale e scontato andare a nuove elezioni". E ripete il concetto di Salvini: "Prima si fanno, prima ci sarà un nuovo governo legittimato dal popolo che deciderà cosa fare".
Fico: solo i presidenti convocano le Camere
Ma la puntualizzazione arriva da Fico, che su Facebook scrive: "I Presidenti di Camera e Senato convocano le Camere. Nessun altro". E ancora: "La programmazione dei lavori dell'aula si stabilisce all'interno di una riunione chiamata conferenza dei capigruppo e in nessun altro luogo - aggiunge - Il Presidente della Repubblica è il solo che può sciogliere le Camere e convocare le elezioni anticipate, nessun altro. Durante le crisi di governo la Costituzione attribuisce infatti poteri estremamente chiari al Presidente della Repubblica".
Di Maio sulla crisi di governo
Di Maio su Facebook continua a prendersela con la Lega: "In queste ore mi sembra che siano proprio in preda al panico, provano ogni giorno in tutti modi ad arrampicarsi sugli specchi per giustificare una scelta che è stata fatta per puro egoismo. E' così, senza giri di parole. Così egoistica da fargli rivoltare contro i loro stessi sostenitori, che da giorni sulle loro pagine social hanno iniziato ad attaccarli - scrive - Ora, siccome la Lega è in difficoltà, ha iniziato a buttarla in caciara con un fantomatico inciucio Pd-M5S".
Poi l'accusa vera: "Gli italiani stanno affrontando una crisi di governo assurda voluta dalla Lega. Evidentemente in questo anno la Lega ha passato il tempo a controllare i numeri dei sondaggi. Hanno fatto cadere il primo Governo vicino al popolo dopo decenni di sanguisughe, portandoci a votare in autunno. Non si votava in autunno dal 1919, non so se lo sapevate. Esattamente da 100 anni. Questo Governo ha fatto un mare di cose. Anche l'inganno prima o poi si paga. Basta vedere che fine ha fatto quello dello 'stai sereno'", afferma riferendosi a Matteo Renzi.
Un esempio? "Avevamo formato questo governo per fare cose per gli italiani - sottolinea DI Maio - E infatti quando stavamo per abolire la prescrizione, riformare la giustizia e far saltare le concessioni ai Benetton, guarda caso hanno fatto cadere tutto". E rinnova l'appello alle forze politiche per il "taglio di 345 poltrone di parlamentari" annunciando: "Stamattina inizieremo a raccogliere le firme tra i parlamentari per chiedere la calendarizzazione d'emergenza alla Camera del taglio dei parlamentari".
Renzi smentisce accordo Pd-M5s
L'ex premier dem rispolvera la sua sagacia toscana: "Oggi i giornali sono pieni di retroscena su accordi segreti tra noi e i Cinque Stelle - scrive Matteo Renzi su Facebook - Qualcuno già ipotizza che io possa votare la fiducia a Fico premier. E perché non Toninelli premier allora? O Di Battista? Sono ragazzi così preparati e competenti ... Dai, ragazzi, non scherziamo". E continua: "Io non faccio accordicchi segreti, io parlo con interviste, con interventi, con post".
La vicesegretaria del Pd Paola De Micheli spiega: "Non esistono le condizioni politiche per un altro governo, almeno con il Pd: è la linea che la direzione nazionale ha approvato 15 giorni fa all'unanimità". E ancora: "La manovra che ci aspetta, da 23 miliardi, ritengo debba essere fatta dopo un chiaro mandato popolare. Se ci sono le elezioni, come auspichiamo, siamo pronti".