Pisa, 23 febbraio 2024 – Pisa risponde alla violenza e ai manganelli. La replica è una piazza gremita, in serata, con cinquemila persone, ma anche con la parola delle sue istituzioni. Michele Conti, primo cittadino leghista, condanna le violenze sugli studenti di via San Frediano: "Ciò che è accaduto – si affida ad un post sui social – mi ha profondamente amareggiato". "Ho telefonato – garantisce il sindaco – a questore e prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. La convivenza pacifica – conclude Conti – è assicurata dal rispetto delle regole e chi non le rispetta va sanzionato. Ma mai in alcun modo si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle scuole superiori".
“Profonda preoccupazione e sconcerto" è espressa dal rettore dell’università di Pisa, Riccardo Zucchi. "In attesa di ricevere chiarimenti sull’accaduto e sull’operato delle forze dell’ordine – sono le parole del rettore – l’Università auspica che tutte le autorità competenti intervengano per garantire la corretta e pacifica dialettica democratica, tutelando la sicurezza della popolazione e della comunità studentesca". "Le immagini di Pisa e Firenze mi lasciano senza parole – è il pensiero espresso sui social dal presidente della Regione Eugenio Giani –. In Toscana non accettiamo la violenza contro ragazze e ragazzi che manifestano pacificamente. I manganelli non sono la soluzione al dissenso politico. Vogliamo capire come siano possibili questi inaccettabili atti repressivi e violenti".
Intanto oggi la Digos depositerà in procura domani atti documentali e filmati relativi alle cariche della polizia. Si tratta del materiale raccolto nell’immediatezza dei fatti dal personale presente in piazza e che documenta quanto accaduto per offrire all’autorità giudiziaria tutti gli strumenti utili per avviare un’indagine approfondita.
S.B.