Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Coronavirus, De Luca insiste: "Se contagi aumentano, limitare spostamenti tra regioni"

Ipotesi non condivisa da Bonaccini (Emilia Romagna): "Ora nessun blocco". E Toti (Liguria): "Non è emergenza tale da presupporre chiusure". Intanto a Civitavecchia drive-in al porto, "ma non basta", commenta Zingaretti (Lazio)

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca (Ansa)

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca (Ansa)

Roma, 22 agosto 2020 - Vincenzo De Luca va dritto per la sua strada: con il numero dei contagi da Coronavirus alla mano, "se avremo dati preoccupanti chiederemo al governo di ripristinare la limitazione della mobilità interregionale". Con un post su Facebook, il governatore della Campania ribadisce con forza il concetto espresso ieri, nel corso della sua consueta diretta del venerdì, con la quale fa il punto sulla situazione Coronavirus: "Spostamenti tra le regioni, a fine agosto la verifica", si legge nel post. E aggiunge: "L'operazione di controllo e di filtro per i rientri dall'estero sta procedendo bene. Sono iniziati i controlli anche a Capodichino. Questo lavoro continuerà in maniera intensa per tutto il mese di agosto". Una linea non condivisa da altri governatori, fra cui il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che, sulle limitazioni allo spostamento tra regioni, ha replicato: "In questo momento mi pare di no. Dopodiché si segue sempre l'evoluzione del virus e poi si discute tra Regioni e Governo".

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Non condivide l'ipotesi di De Luca nemmeno il governatore della Liguria Giovanni Toti: "Non ritengo vi sia una emergenza clinico-sanitaria tale da presupporre o fare presagire ulteriori chiusure", ha spiegato.

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Intanto, a Civitavecchia da ieri sera è attivo anche il drive-in al porto per fare i test ai viaggiatori di rientro da Grecia, Spagna, Croazia, Malta e Sardegna. "Ma non basta - ha commnetato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti -. Il Ministero della Salute e la Regione Sardegna devono urgentemente predisporre controlli con tampone agli imbarchi dei traghetti". "Dai nostri dati - aggiunge - i positivi asintomatici agli sbarchi sono moltissimi, ma coloro che vengono eventualmente contagiati in viaggio non è possibile intercettarli allo sbarco, perché il contagio si manifesta solo dopo alcuni giorni. Sono persone asintomatiche che stanno bene, ma possono essere veicolo di contagio per altri familiari e persone fragili". Poi conclude: "Fare viaggiare i traghetti con questa promiscuità è un errore, perché moltiplica i contagi di persone che poi tornano alle loro case in tutta Italia. Ecco perché è fondamentale fare i tamponi rapidi agli imbarchi ed eventualmente far scattare la quarantena a terra o iniziare l'isolamento già nelle navi".