Roma, 11 marzo 2020 - Novità sul coronavirus: l'Italia si ferma ancor più di quanto già non lo fosse finora. In breve: chiusi tutti i locali tranne alimentari e farmacie. La decisione tanto attesa - e caldeggiata soprattutto da Regione Lombardia - arriva in una diretta Facebook da record per visualizzazioni (330mila contemporanee) dopo un lungo e delicato confronto nel governo e dopo aver - sebbene non ci siano conferme ufficiali - sentito il Quirinale.
"E' il momento di compiere un passo in più, disponiamo la chiusura di tutte le attività commerciali a eccezione di generi alimentari e farmaci e parafarmacie" in tutta Italia. Un'ora dopo, Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm.
In calce al video, il premier scrive: "Il Paese ha bisogno della responsabilità di ognuno di voi, ha bisogno di sessanta milioni di piccoli grandi sacrifici. Ognuno di noi ha bisogno dell’altro. Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore e per correre insieme più veloci domani. Ce la faremo".
"La maggioranza degli italiani - sottolinea il premier - ha risposto in modo straordinario quando ho adottato misure che limitano la libertà, sapevo che era un primo passo e non sarebbe stato l'ultimo". Poi, un avvertimento: "Se i numeri" dei contagiati da coronavirus "dovessero continuare a crescere, cosa non affatto improbabile, non significa che dovremo affrettarci a nuove misure. Non dobbiamo fare una corsa cieca contro il baratro". Anzi, "Dobbiamo essere misurati e responsabili", afferma.
Il testo del nuovo Dpcm
Cosa resterà aperto? L'elenco
Non abbassano le saracinesche gli ipermercati, i supermercati, i discount di alimentari, i minimercati e altri esercizi non specializzati di alimentari vari, il commercio al dettaglio di prodotti surgelati, in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici.
Resta operativo il commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati, commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati, di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati, commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico, di articoli igienico-sanitari.
Restano naturalmente aperte le farmacie, il commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica, di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati, ma anche di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale. Restano aperti gli esercizi per piccoli animali domestici, il commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, i negozi che commerciano saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini.
Continua la vendita via internet e via tv, per corrispondenza, radio, telefono e per mezzo di distributori automatici. Infine restano aperti i servizi di lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia, le attività delle lavanderie industriali, le semplici lavanderie e tintorie e i servizi di pompe funebri e attività connesse.
Niente stop anche per il commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici.
Il commissario Arcuri
"A breve nominerò un commissario delegale, per potenziare la risposta delle strutture ospedaliere all'emergenza sanitaria. Sarà un commissario che avrà ampio potere di deroga e lavorerà soprattutto per la produzione e la distribuzione di attrezzature per terapia intensiva e sub intensiva. Sarà Domenico Arcuri, che si coordinerà con Borrelli".
Le attività produttive
"Per le attività produttive va incentivato il più possibile il lavoro agile, incentivate le ferie e i permessi". "Industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere la produzione a condizone che garantiscano condizioni di sicurezza per i lavoratori", ha aggiunto il premier. "Resta ovviamente garantito lo svoglimento dei servizi pubblici essenziali, quindi i trasporti pubblici, i servizi bancari, postali, finanziari, assicurativi e tutte le attività per il corretto funzionamento di questi settori".
Il premier ringrazia gli italiani
"Il mio grazie va a tutti voi che state rispettando le misure che il governo ha adottato. Sappiate queste rinunce stanno dando un grande contributo al Paese, l'Italia sta dando prova di essere una grande comunità". "Tutto il mondo ci guarda e ci apprezzano perché stiamo dando una grande prova di vigore, siamo quelli che stanno reagendo con maggior forza e stiamo diventando un modello per tutti", ha sottolineato il premier.
Le reazioni politiche
Immediate e unanimi le reazioni politiche, le prime arrivano dai governatori del Nord. Per il presidente della Lombardia Attilio Fontana "ha prevelso il buon senso", menre il collega veneto Luca Zaia assicura: "Applicheremo le nuove misure con rigore". Per i cinque stelle Davide Crippa parla di "misure condivisibili e necessarie, e la sindaca Virginia Raggi assicura che "Roma farà la sua parte".
"Un altro passo per sconfiggere il Coronavirus. Ora l'Italia unita deve combattere", plaude l leader dem Nicola Zingaretti. E dall'opposizione, Matteo Salvini rincara: "Da italiano, da leader dell'opposizione, da padre, sono soddisfatto perché, finalmente, il governo ha ascoltato il grido di aiuto di medici, infermieri, lavoratori, imprenditori, sindaci e governatori, in prima linea da settimane". Dal Piemonte il governatore - in quarantena - Alberto Cirio dice: "Ringraziamo il Governo per aver ascoltato la nostra profonda preoccupazione".