Roma, 16 settembre 2024 - Sospendere i contratti (molto redditizi). Nella guerra del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte agita quest'arma con Beppe Grillo, nella lettera indirizzata al fondatore che è stata pubblicata su Corriere.it.
“Queste esternazioni sono del tutto incompatibili con gli obblighi da te specificamente assunti nei confronti del Movimento con riferimento sia alla malleveria sia ai contratti di pubblicità e comunicazione bacchetta il leader del M5S, di professione avvocato -: ciò mi obbliga a valutare possibili iniziative dirette a sospendere l’esecuzione delle prestazioni a carico del Movimento derivanti dalla malleveria, e il recesso dai contratti di pubblicità e comunicazione”. È quanto scritto dal leader del M5s nella lettera al garante Beppe Grillo pubblicata siti di Corriere e Repubblica.
"Vorrei segnalarti che le tue reiterate esternazioni pubbliche stanno accreditando agli occhi della opinione pubblica una concezione ‘dominicale’ del Movimento, considerato che una singola persona - per quanto essa sia il meritevole ‘fondatore’ - pretende di comprimere il confronto deliberativo all’interno dell’associazione, contrastando in modo plateale il valore fondamentale che ha ispirato la nascita e lo sviluppo del Movimento stesso: il principio democratico e della libera partecipazione dei cittadini ai processi decisionali. Questa tua condotta, che sta alimentando il dibattito pubblico con connessi accenni a futuri contenzioni legali e a potenziali scissioni, rischia di appannare le energie e l’entusiasmo che questo processo costituente sta liberando, con il risultato di compromettere gli sforzi che una intera Comunità sta portando avanti per rilanciare - con forza e decisione - l’azione politica del Movimento, coinvolgendo anche i simpatizzanti non ancora iscritti”, recita ancora la missiva.