Mercoledì 25 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Consiglio europeo, fumata bianca: ok alle nomine di von der Leyen, Costa e Kallas. Polemiche e tensioni: come ha votato Meloni

Il voto a maggioranza dopo una giornata ricca di tensioni. Giorgia Meloni si è astenuta su von der Leyen e ha votato contro Costa e Kallas

Bruxelles, 27 giugno 2024 – Il Consiglio europeo ha approvato, a maggioranza, le nomine dei top jobs: l'ex premier socialista Antonio Costa sarà presidente del Consiglio europeo; Ursula von der Leyen è destinata per guidare come presidente la Commissione per un secondo mandato; Kaja Kallas è indicata come Alto rappresentante per la politica estera. La premier Giorgia Meloni si è astenuta su von der Leyen, votando contro Costa e Kallas.

E’ il responso di una lunga giornata per la partita delle nomine Ue a Bruxelles, dove oggi pomeriggio è iniziato il Consiglio europeo, chiamato a decidere sui vertici delle istituzioni comunitarie. In serata verso le 22 è arrivato l’ok all’Agenda strategica (il programma della Ue per i prossimi anni). Nei giorni scorsi  c’era stata l'intesa tra popolari, socialisti e liberali che ha tagliato fuori i conservatori dalle poltrone dei cosiddetti top jobs’ Ue. “Accordo vergognoso, elettori ingannati”, scrive su X il premier ungherese Viktor Orban. Parole a cui fa eco Matteo Salvini che ha detto: “Quello che sta accadendo puzza di colpo di Stato”. Dura anche la presa di posizione di Giorgia Meloni, che ha parlato di intesa che 'ignora il voto dei cittadini’.

Viktor Orban e Giorgia Meloni a Bruxelles (Ansa)
Viktor Orban e Giorgia Meloni a Bruxelles (Ansa)

Le notizie in tempo reale

22:15
Il Consiglio europeo è terminato

Il Consiglio Europeo è terminato poco fa a Bruxelles, si apprende da fonti Ue

22:03
Il governo italiano: "Ribadiamo contrarietà al metodo seguito per le nomine"

Nel quadro delle votazioni in Consiglio Europeo sulle nomine dei nuovi vertici europei, "il governo italiano ha ribadito la propria contrarietà al metodo seguito nella scelta da parte dei negoziatori PPE, S&D e RENEW esprimendo voto contrario ai candidati a presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, e a Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza, Kaja Kallas". Così fonti di Palazzo Chigi. "Per quanto riguarda la nomina di Ursula von der Leyen a Presidente della Commissione Europea - precisano le stesse fonti - si è deciso per un voto di astensione nel rispetto delle diverse valutazioni tra i partiti della maggioranza di governo, e nell'attesa di conoscere le linee programmatiche e aprire una negoziazione sul ruolo dell'Italia". 

21:44
Dopo le nomine proseguono i lavori del Consigli europeo

Dopo il voto sui top jobs il Consiglio europeo prosegue affrontando i temi della competitività, e altre questioni tra cui migrazione, Moldova, Montenegro e Georgia e il lavoro futuro sulle riforme.

21:38
Il presidente del Consiglio, Michel ufficializza le nomine

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha ufficializzato su X le scelte del vertice Ue per le nomine dei top jobs: Ursula von der Leyen (Ppe, Germania) alla Commissione europea; Antonio Costa (Pse, Portogallo) al Consiglio europeo e Kaja Kallas (Renew, Estonia) Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera. 

21:27
Il Consiglio europeo approva nomine di von der Leyen, Costa e Kallas

Il Consiglio europeo ha approvato, a maggioranza, le nomine dei top jobs: l'ex premier socialista Antonio Costa sarà presidente del Consiglio europeo; Ursula von der Leyen è destinata per guidare la Commissione per un secondo mandato; Kaja Kallas è indicata come Alto rappresentante per la politica estera.  La premier Giorgia Meloni si è astenuta su von der Leyen, votando contro Costa e Kallas.

21:21
Fonti diplomatiche: Meloni si astiene su von der Leyen e vota contro Costa e Kallas

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni dovrebbe astenersi su Ursula von der Leyen e dare voto contrario su Antonio Costa e Kaja Kallas nella votazione sui top jobs in  Consiglio europeo. E' quanto si apprende da fonti diplomatiche.

21:20
Antonio Costa nominato presidente del Consigli europeo

L'ex premier portoghese, Antonio Costa, è stato nominato futuro presidente del Consiglio europeo. Lo riferisce la presidenza portoghese che si congratula per la decisione.

21:13
Il premier ceco Fiala (conservatore nel gruppo della Meloni) annuncia appoggio alle tre nomine: von der Leyen, Costa e Kallas

Il premier ceco Petr Fiala, conservatore dello stesso gruppo Ecr della premier italiana Giorgia Meloni, ha annunciato il suo pieno appoggio all'accordo sulle tre nomine dei vertici delle istituzioni Ue, che è stato negoziato tra i capi di Stato e di governo delle tre famiglie politiche del Ppe, dei Socialisti e dei Liberali, e che ora è stato sottoposto a tutti gli altri leader nel Consiglio europeo in corso a Bruxelles.  "Il Consiglio  europeo sta per avviare un dibattito sui cosiddetti 'top job' (le nomine dei vertici delle istituzioni, ndr) nell'Ue", ha scritto Fiala sul suo account X (ex Twitter).

 

20:32
Kallas e von der Leyen lasciano la sala del Consiglio

La prima ministra estone Kaja Kallas e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen (entrambe 'candidate') hanno lasciato la sala del Consiglio 
europeo
dove è in corso la discussione sui top jobs. Probabilmente, sottolineano fonti europee, "tutti i leader vorranno prendere la parola". Il presidente del Consiglio 
europeo Charles Michel "ascolterà tutti" e poi prenderà una decisione sull'opportunità di votare il pacchetto delle nomine per gli incarichi di vertice o invece di procedere per consensus.  E' assente, per un lutto, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, sostituito dal cancelliere tedesco Olaf Scholz

20:09
Approvata l'Agenda strategica

Il Consiglio europeo ha approvato l'Agenda strategica. Lo riferiscono fonti europee. Inizia adesso il confronto sui top jobs.

19:25
Proposti 20 emendamenti all'Agenda strategica

Al Consiglio Europeo si riaprono i giochi sull'Agenda strategica, il documento che deve dare il programma d'indirizzo alla nuova legislatura. Il testo era giudicato stabile alla vigilia del vertice e invece - stando a quando riporta una fonte diplomatica - sono piovute "almeno 20 richieste di emendamenti", tra cui una proposta "franco-tedesca". "Essenzialmente ci troviamo davanti a una nuova Agenda strategica", nota la fonte che tuttavia precisa come ci siano forti resistenze a riaprire il testo. 

CONSIGLIO EUROPEO
CONSIGLIO EUROPEO
18:28
Fonti Ue: "Su top jobs non necessario voto, può bastare il consenso"

"Nessuno ha detto che ci sarà una votazione. Ci deve essere una discussione. Poi il presidente valuterà se ce n'è bisogno. Ma normalmente non e' necessario, si può procedere per consenso". Lo ha reso noto una fonte Ue in merito al dibattito sui top jobs al vertice in corso a Bruxelles. Non è detto infatti che si debba procedere formalmente con una votazione. Dipenderà tuttavia dalla disponibilità dei leader al tavolo.

18:26
Iniziata la cena di lavoro che porterà alle nomine

I lavori del Consiglio europeo, secondo quanto si apprende da fonti della delegazione italiana, proseguono sulle conclusioni. Nel corso del pomeriggio i leader dei 27 Paesi Ue hanno affrontato le questioni Ucraina, Medio Oriente e sicurezza e difesa. È iniziata adesso la cena di lavoro sull'Agenda strategica. Durante la cena verrà affrontato il tema delle nomine. Tra i temi delle conclusioni non ancora trattati ci sono: competitività, e altre questioni tra cui migrazione, Moldova, Montenegro e Georgia e il lavoro futuro sulle riforme.

17:50
Ue, per coinvolgere Meloni ipotesi spacchettamento del voto

"Coinvolgere" l'Italia, Paese fondatore dell'Ue, e la sua premier Giorgia Meloni nella decisione sui top jobs europei, pur mantenendo il punto sulle figure indicate da Ppe-S&D-Renew perchè "in Parlamento c'è una maggioranza". E' quanto sottolineano a Bruxelles fonti diplomatiche, prima dell'inizio del confronto sui vertici delle istituzioni nel Consiglio europeo.  Un discorso che tecnicamente, spiegano altre fonti, potrebbe essere concretizzato nello 'spacchettamento' del voto. Ovvero (ma la decisione è in capo al presidente del Consiglio Charles Michel) invece di votare in blocco i nomi di Antonio Costa, Ursula von der Leyen, Kaja Kallas - cosa che sarebbe possibile in caso di manifesta mancanza di opposizione - potrebbero essere svolte tre votazioni separate. Questo, in via ipotetica, consentirebbe alla presidente del Consiglio di dire sì a von der Leyen che è del Ppe (come auspicato questa mattina anche da Antonio Tajani) ma di non approvare il socialista Costa e forse neanche la liberale Kallas.

17:22
Le Pen: "Nomina commissario europeo francese non spetta a Macron"

La eventuale nomina di Thierry Breton alla carica di commissario europeo francese nel prossimo esecutivo Ue "non rientra nelle prerogative" di Emmanuel Macron, "ma spetta al futuro primo ministro in caso di coabitazione". Lo dice Marine Le Pen a Le Monde, commentando la rivelazioni dello stesso giornale, secondo cui Macron avrebbe deciso di confermare a palazzo Berlaymont l'attuale commissario francese. Secondo Le Monde, Macron avrebbe deciso di indicare Breton alla carica di commissario 
europeo francese nel prossimo esecutivo Ue che entrera' in carica il 1 novembre. Il presidente francese avrebbe informato gli altri leader liberali - il primo ministro belga Alexander De Croo, l'olandese Mark Rutte, l'estone Kaja Kallas, e il presidente del Consiglio Charles Michel - a margine della riunione dei leader dei 27.

16:58
Tajani: "Se doppio mandato per Costa allora anche per Metsola"

 "Per quanto mi riguarda, se Antonio Costa vuole rimanere" presidente del Consiglio Europeo "fino alla fine" della legislatura, e quindi essere riconfermato per altri due anni e mezzo, al termine del suo primo mandato, nel dicembre 2026, "allora Roberta Metsola deve rimanere fino alla fine" presidente del Parlamento europeo, e quindi essere riconfermata anche lei fra due anni e mezzo, quando scadrà il nuovo mandato che con tutta probabilità le verrà affidato dall'Assemblea di Strasburgo a metà luglio.  Lo ha detto il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani, rispondendo alla stampa stampa dopo il suo intervento al pre-vertice del Ppe, oggi a Bruxelles.

16:35
Salvini: "Quello che sta accadendo puzza di colpo di Stato"

"Quello che sta accadendo in queste ore fra stasera e domani, puzza di colpo di Stato. Sembra un colpo di Stato perché milioni di europei hanno votato in Italia, in Francia, in Germania e in Spagna e hanno chiesto di cambiare l'Europa, hanno chiesto un cambiamento dell'Europa da tutti i punti di vista. E che cosa ti ripropongono quelli che hanno perso voti? Le stesse facce. Quindi, Ursula von der Leyen, un socialista al Consiglio europeo, una persona indicata da Macron per la politica estera". Lo dice il leader della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, ospite della puntata di Dritto e Rovescio in onda su Retequattro questa sera parlando del Consiglio europeo in corso fino a domani a Bruxelles dove saranno discussi i top jobs per l'Ue.

16:17
Orban conferma il veto sugli aiuti militari all'Ucraina

l premier ungherese Viktor Orban, allo stato attuale, non ha rimosso il veto sull'erogazione degli aiuti militari all'Ucraina, pari a 6,6 miliardi di euro (1,6 miliardi di rimborsi arretrati verso alcuni Stati membri e 5 miliardi di soldi freschi per il 2024). Lo riportano all'agenzia ANSA diverse fonti diplomatiche. A Budapest è stata offerta una deroga - simile a quanto ha fatto la Nato - ma, stando al consigliere di Orban, i negoziati su questo sono ancora "in corso". Non è chiaro al momento se si potrà trovare un'intesa in extremis prima della fine del Consiglio Europeo oppure le trattative si protrarranno.

15:52
Premier irlandese: chiaro consenso su von der Leyen

"Non c'è assolutamente nessun dubbio e c'è un chiaro consenso" sul fatto che la prossima presidente della Commissione Europea "sarà Ursula von der Leyen". Lo ha detto il premier irlandese Simon Harris, a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles. Tra i più cercati dai giornalisti il premier ungherese Vitkor Orban che a chi gli chiedeva se l'olandese Mark Rutte gli mancherà, dato che è il suo ultimo vertice Ue prima di diventare segretario della Nato, ha risposto: "Non esageriamo". 

15:34
Morawiecki: "Valutiamo uscita dall'Ecr"

Tra le mosse nello scacchiere dell'Europarlamento, si parla della possibile uscita del partito polacco Diritto e Giustizia (PiS) dall'Ecr, il terzo gruppo più grande nell'Europarlamento di cui fa parte anche Fratelli d'Italia. Lo ha annunciato in un'intervista a Politico l'ex primo ministro ed esponente del Pis, Mateusz Morawiecki, affermando che il suo partito sta valutando la possibilità di creare un nuovo gruppo chiamato Europa Centro-Orientale, o in alternativa Gruppo dei Tre Mari, insieme ad altri partiti populisti come Fidesz del primo ministro ungherese Viktor Orban, l'Azione dei Cittadini Insoddisfatti di Andrej Babis ed il Partito democratico sloveno di Janez Jansa.  "È abbastanza ovvio che potremmo unirci su una piattaforma geografica e non su una piattaforma ideologica. Sono sempre meno interessato a tutti questi elementi ideologici del puzzle", ha dichiarato Morawiecki, aggiungendo che "non è garantito" che il PiS rimanga nell'Ecr e che "la probabilità è 50/50".

14:54
Metsola: "Due o tre gruppi di destra all'Eurocamera"

"Le decisioni sulla composizione di Id e Ecr verranno prese settimana prossima, ma potrebbero esserci due o tre gruppi a destra all'Europarlamento, non possiamo saperlo. Potrebbero nascere anche dei gruppi a sinistra". Lo ha detto la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola parlando alla stampa a margine del vertice Ue. "È difficile predire quale configurazione avranno le destre all'Eurocamera. Ecr non si è ancora costituito, dobbiamo vedere ancora come si struttureranno, e hanno fino al 4 luglio per negoziare le loro posizioni", ha aggiunto. Metsola auspica che ci sia un accordo già oggi sulle cariche apicali Ue, anche perché "abbiamo una sola sessione plenaria a luglio", per cui se l'intesa arriverà oggi si potrà votare sull'elezione della presidente della Commissione Europea "il 18 luglio". 

13:50
Mitsotakis: "Rispetto per Meloni"

"Tre famiglie politiche hanno discusso tra loro e hanno presentato una proposta, alla fine spetta al Consiglio europeo prendere la decisione", lo ha detto arrivando al summit Ue il premier greco Kyriakos Mitsotakis, tra i negoziatori Ppe sui top jobs, affermando anche di aver parlato con Meloni. "Non è un processo per escludere, non è mai stata nostra intenzione escludere nessuno o offendere qualcuno. Personalmente ho molto rispetto per Giorgia Meloni, la prima ministra italiana. L'Italia è un Paese molto importante nell'Ue e sono sicuro che affronteremo tutti questi problemi e preoccupazioni nelle discussioni che avremo".

13:46
Rutte: "Meloni non è esclusa"

Giorgia Meloni "non è esclusa" dalle nomine Ue e "dobbiamo garantire che l'Italia si senta ben rappresentata nella nuova Commissione europea e non solo". Lo ha detto il premier olandese Mark Rutte a margine del Consiglio europeo. "Una volta ogni cinque anni» i leader dei Ventisette «rappresentano principalmente partiti politici, mentre durante i cinque anni rappresentiamo i nostri Paesi", ha spiegato Rutte, sottolineando che "l'Ecr non è stato coinvolto in questa trattativa perché molti nella coalizione" di "maggioranza" tra "popolari, liberali e socialisti pensano che i Conservatori non possano farne parte". 

Mark Rutte al Consiglio europeo di Bruxelles (Ansa)
Mark Rutte al Consiglio europeo di Bruxelles (Ansa)
13:10
Orban: "Accordo vergognoso, elettori ingannati"

"Gli elettori europei sono stati ingannati. Il Partito popolare europeo ha formato una coalizione di bugie con la sinistra e i liberali. Non sosteniamo questo accordo vergognoso!". Lo ha scritto su X il premier ungherese, Viktor Orban. Che al suo arrivo al Consiglio ha rincarato: "L'Ungheria non può sostenere un nuovo mandato per von der Leyen. Lo Stato di diritto, un importante valore europeo, è stato utilizzato politicamente e su base partigiana contro l'Ungheria". 

13:06
Zelensky: "Un giorno anche la Bielorussia in Europa"

L'Unione Europea ha stipulato con l'Ucraina gli impegni di sicurezza a lungo termine. Per l'Ue hanno firmato il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Volodymyr Zelensky ha poi firmato accordi bilaterali con la Lituania ed Estonia. "Vi ringrazio per l'apertura dei negoziati di adesione, l'Ucraina è pronta ad affrontare tutti i passaggi dell'allargamento", ha detto Zelensky rivolgendosi ai 27. "È una scelta che siede dal lato giusto della storia, così come per la Moldova, i Balcani e sono certo anche per la Georgia. E pure la Bielorussia in futuro dovrebbe entrare a far parte dell'Europa unita", ha aggiunto. 

11:58
Giorgia Meloni arrivata a Bruxelles

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata al palazzo Europa di Bruxelles per partecipare alla riunione del Consiglio europeo. Poco prima era giunto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che sull'accordo raggiunto tra i tre gruppi politici Ppe, S&d e Renew sui tre nomi per i vertici europei ha dichiarato: "La chiara speranza è, ovviamente, che possano contare su una maggioranza in Parlamento". E ha aggiunto: l'intesa "raggiunta tra queste tre famiglie di partiti è solo una posizione, ne discuteremo attentamente ed equamente con i nostri buoni amici in Europa".  E ancora: "Tutti e 27 sono ugualmente importanti. Il Consiglio Europeo e gli Stati membri devono avanzare saggiamente una proposta che possa contare sulla maggioranza del Parlamento".

11:23
Tusk: nessuna decisione senza Meloni

"Una cosa è chiara: nessuno rispetta il primo ministro Giorgia Meloni più di quanto lo faccia io. Si tratta di un'incomprensione: a volte abbiamo bisogno di piattaforme politiche per semplificare il processo". Lo ha detto il premier polacco, Donald Tusk, arrivando al vertice dei leader europei dove si discuterà delle nomine dei vertici Ue. "Non ci può essere decisione senza Meloni", la linea del leader di Varsavia, uno dei negoziatori del Ppe per i Top Jobs. "Non c'è Europa senza l'Italia"

10:59
Zelensky arrivato all'Europa Building

l presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è arrivato all'Europa Building a Bruxelles per partecipare al vertice dei capi di Stato e di Governo dell'Ue. Lo ha accolto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.  "Oggi firmeremo ulteriori accordi bilaterali di sicurezza con l'Ucraina", ha detto Michel in un punto stampa con il leader ucraino. "È importante perché diamo il messaggio che vogliamo sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario. Vogliamo essere pratici e concreti".

10:25
Socialisti: bloccare accordo è bloccare futuro Ue

"Bloccare l'accordo di oggi significa bloccare il futuro dell'Ue". Lo ha detto la capogruppo dei Socialisti Ue, Iratxe Garcia Perez arrivando al pre vertici dei socialisti a Bruxelles. "Ci aspettiamo che l'accordo raggiunto tra le tre famiglie politiche venga ratificato oggi, ci opporremo a coloro che cercano di lavorare contro l'Ue, non c'è collaborazione possibile con l'estrema destra", ha concluso Garcia Perez. 

La composizione del nuovo Parlamento europeo
La composizione del nuovo Parlamento europeo
10:11
Tajani: "Ok all'intesa, ma nessuna apertura ai Verdi"

"La mia è una propensione favorevole senza alcuna apertura ai Verdi. Certamente io sono molto perplesso sulla durata dei 5 anni per il presidente del Consiglio europeo" in quota socialista. Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani entrando al summit pre-Consiglio europeo del Ppe. E aggiunto che "non c'è ancora alcuna decisione sul voto dell'Italia" sui top jobs Ue, "le trattative devono ancora iniziare".

10:05
Si parte con i pre-vertici

Prima dell'avvio dei lavori del Consiglio europeo, in programma oggi pomeriggio a Bruxelles, prenderanno il via i pre-vertici delle tre famiglie politiche (Ppe, Pse e Liberali) che costituiscono al momento la cosiddetta maggioranza Ursola e a cui interverranno i leader e i principali esponenti di spicco nazionali.

10:04
La proposta di socialisti e liberali

Sul tavolo dei leader la proposta messa a punto dai negoziatori di popolari, socialisti e liberali per affidare a Ursula von der Leyen - in quota Ppe - un secondo mandato alla guida della Commissione europea. La designazione di von der Leyen fa parte di un pacchetto che prevede anche la scelta del socialista ed ex premier portoghese Antonio Costa per la presidenza del Consiglio Europeo e della premier liberale estone Kaja Kallas per la carica di alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza.

Ecco chi ricoprirà i ruoli apicali in Europa dopo le elezioni
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