Roma, 16 ottobre 2018 - Nonostante le scuse dei cugini d'oltralpe, non si placano le tensioni tra Italia e Francia per il caso dei migranti abbandonati dalla gendarmerie nel bosco a Claviere, in territorio italiano.
A tornare sulla polemica è il combattivo ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Abbandonare degli immigrati in un bosco italiano non può essere considerato un errore o un incidente. Quanto successo a Claviere è un'offesa senza precedenti nei confronti del nostro Paese, e mi chiedo se gli organismi internazionali - a partire dall'Onu fino all'Europa - non trovino 'vomitevole' lasciare delle persone in una zona isolata senza assistenza. Siamo di fronte a una vergogna internazionale, e il signor Macron non può far finta di nulla. Non accettiamo le scuse".
Il presidente è nudo - di G. SERAFINI
Salvini si chiede: "Chi erano questi immigrati? Da dove venivano? Perché sono stati abbandonati? E ancora: per la civile Parigi è normale scaricare delle persone nei boschi? Perché i francesi parlano di 'gendarmi che non conoscevano la strada', se poi il furgone è rientrato nel proprio Paese a gran velocità e senza esitazioni? Andremo fino in fondo", conclude il ministro.
L'INCHIESTA FRANCESE - La Francia insiste sulla tesi dell'errore. "Dai primi elementi in possesso si tratta di gendarmi da poco arrivati nella regione e che hanno avvertito e preallertato la polizia italiana. Sono entrati senza volerlo in Italia. Noi comunque abbiamo disposto un'inchiesta e un'ispezione sull'accaduto. Si tratta di un evento accidentale", spiega la ministra francese degli Affari europei, Nathalie Loiseau.
LA POLIZIA - "E' di tutta evidenza che la toppa ufficiale del governo francese alla sconfinamento in Italia è ancora peggio del buco", commenta il segretario provinciale del sindacato di polizia Siap, Pietro Di Lorenzo. "Nemmeno un bambino può credere che due poliziotti francesi abbiano percorso diversi chilometri in uno Stato estero senza accorgersene - ha aggiunto Di Lorenzo - ancor più scandalosa della menzogna è la modalità di scarico di esseri umani reietti dalla Francia, in zona disabitata e impervia, ad opera di chi indossa una divisa come la nostra. Purtroppo non siamo stupiti, le vicende di Ventimiglia e i precedenti di Bardonecchia e del vicino confine ci hanno mostrato quale sia il grado di umanità contemperato alle operazioni di sicurezza che connota le autorità francesi. La riteniamo una vergogna assoluta da parte di chi non ha pudore a impartire lezioni etiche e morali".
LO STRISCIONE DI CASAPOUND - Intanto nella notte è stato affisso uno striscione di CasaPound con la scritta "Gendarmerie & refugees not welcome!". Matteo Rossino, responsabile provinciale di CasaPound, spiega: "Non possiamo tollerare un affronto del genere, non difendere i propri confini continuando a tenere una posizione ambigua nei confronti dell'immigrazione incontrollata porta altri Paesi, come la Francia, a prendersi gioco dell'Italia".