Lunedì 15 Luglio 2024

Classifica governatori e sindaci 2024: Fedriga è il presidente più amato. Sul podio stessi nomi del 2023

Seguono Bonaccini e Zaia. Nelle città, primo Guerra (Parma), tallonato da Manfredi (Napoli) e De Pascale (Ravenna). Male nei grandi centri urbani: Gualtieri (Roma) al penultimo posto

Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia), Stefano Bonaccini (Emilia Romagna) e Gianluca Zaia (Veneto)

Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia), Stefano Bonaccini (Emilia Romagna) e Gianluca Zaia (Veneto)

Roma, 15 giugno 2024 – Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, è il governatore più amato del paese. Lo dice l’edizione 2024 del Governance Poll, realizzato dall’Istituto Noto per il Sole 24 Ore. Lo storico sondaggio misura il consenso dei presidenti di Regione e dei sindaci

Il Governance Poll 2024 ha preso in considerazione 80 comuni capoluogo di provincia e le Regioni in cui vige la regola dell'elezione diretta. Non sono stati testati i Comuni e le Regioni in cui si è votato nel 2024, oltre alla Liguria, in cui il presidente è sospeso dallo scorso maggio.

La classifica dei presidenti di Regione

Fedriga raccoglie il 68% delle preferenze e guida la classifica seguito da Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna – primo lo scorso anno – che raccoglie un buon 67%, e da Gianluca Zaia, presidente del Veneto, con il 66%. I tre sono insieme sul podio per il terzo anno consecutivo, ancora una volta a posizioni invertite, a conferma dell'apprezzamento del loro operato. La top 5 si conclude con Vincenzo De Luca, Campania, in ripresa rispetto alla classifica del 2023, e Roberto Occhiuto, Calabria. 

Il presidente lombardo Attilio Fontana ha raccolto il 55% delle preferenze, confermando la percentuale ottenuta elezioni e arrivando al nono posto. Il governatore del Lazio Francesco Rocca è in calo rispetto allo scorso anno e con il 47,5% su piazza all’undicesima posizione. 

Tra i governatori che hanno fatto registrare il maggiore incremento di consenso rispetto al giorno delle elezioni c'è Bonaccini (+15,6%) e Renato Schifani, presidente della Regione Sicilia (+14,9%). 

Fedriga ha commentato su X il risultato ottenuto nel Governance Poll: “Ringrazio la mia terra, la mia gente per la fiducia. Faccio ogni giorno del mio meglio per esserne all'altezza, anche se so che non sempre ci riesco, ma ce la metto tutta. Grazie”, ha scritto il governatore.

La classifica dei sindaci

La classifica dei sindaci premia invece Michele Guerra, sindaco di Parma, come sindaco più amato dello stivale (63%). Seguono il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi (62%), e quello di Ravenna, Michele De Pascale (61%). Il podio dei primi cittadini va tutto al centrosinistra

Al quarto posto, con il 60% di gradimento, si posizionano 7 primi cittadini: Luigi Brugnaro (Venezia), Mario Conte (Treviso), Alessandro Canelli (Novara), Mattia Palazzi (Mantova), Matilde Celentano (Latina), Claudio Scajola (Imperia), Giuseppe Cassì (Ragusa). 

I sindaci delle grandi città, con l’eccezione di Mandredi, non ottengono buoni risultati: Giuseppe Sala, Milano, è passato dal primo posto dello scorso anno al 19°. Stefano Lo Russo, Torino, è al 57° e Roberto Gualtieri, primo cittadino della capitale, finisce al penultimo posto della classifica insieme al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla

In generale, la popolarità della maggior parte dei primi cittadini è in calo: solo un sindaco su quattro ha incrementato il proprio consenso rispetto al giorno delle elezioni. Considerando questi dati, la miglior performance è quella di Clemente Mastella, Benevento (+6,3%), seguito da Jamil Sadegholva di Rimini (+6,2%) e Luigi Brugnaro, Venezia (+5,9%). I risultati peggiori sono invece quelli di Gualtieri (-15,2%), Giuseppe Falcomatà di Reggio Calabria (-12,9%), Lo Russo (-7,7%) e Matteo Lepore di Bologna (-7,4%). 

“Le strade di Sindaci e Presidenti di Regione si separano, seguendo tendenze divergenti”, ha spiegato Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi. “Osserviamo infatti un calo di gradimento per un governatore su due, tutto sommato fisiologico, mentre ben tre primi cittadini su quattro perdono consenso. A quanto emerge dalla rilevazione, il ruolo dei presidenti di Regione è percepito più incisivo, sia in termini di governo del territorio che di capacità di portare le istanze locali all'attenzione del Governo” afferma Noto. 

Secondo il diretto, anche la legge sull’autonomia differenziata ha avuto un ruolo:  “È anche da considerare che proprio la legge sull'autonomia differenziata ha riacceso negli ultimi mesi il protagonismo dei presidenti di Regione, sia di quelli che si sono dichiarati a favore che contro. La visibilità dei sindaci in questo tema è stata marginale”.