Martedì 24 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Cirio (Piemonte): "Così lavoriamo sereni". Occhiuto (Calabria): "Serviva più riflessione"

Il presidente del Piemonte e il governatore della Calabria commentano la sentenza della Consulta sulla legge Calderoli: rispetto per le decisioni giudiziarie e necessità di approfondire le questioni in gioco.

Il presidente del Piemonte e il governatore della Calabria commentano la sentenza della Consulta sulla legge Calderoli: rispetto per le decisioni giudiziarie e necessità di approfondire le questioni in gioco.

Il presidente del Piemonte e il governatore della Calabria commentano la sentenza della Consulta sulla legge Calderoli: rispetto per le decisioni giudiziarie e necessità di approfondire le questioni in gioco.

"Le sentenze vanno rispettate sempre, tutte, in special modo quelle che arrivano dalla Corte Costituzionale ma vanno lette tutte per intero". Sono le parole del presidente del Piemonte, Alberto Cirio (foto), sul pronunciamento della Consulta sulla legge Calderoli. "Se è vero che è una sentenza che da una parte pone l’accento su alcune criticità che il Parlamento dovrà con attenzione affrontare e superare, dall’altra parte però riconosce la piena legittimità costituzionale delle richieste di

autonomia delle Regioni italiane e questo credo sia un buon presupposto per continuare a lavorare serenamente in un confronto costruttivo con il governo e il Parlamento". Più autocritico è invece il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto: "Avevo suggerito al governo un surplus di riflessione e una moratoria sull’Autonomia differenziata. Ora la moratoria, con molta più autorevolezza del sottoscritto, la impone la Corte. Alla Camera il testo passò in una notte. E se solo si fosse andati un po’ più cauti si poteva evitare una pronuncia così severa da parte della Consulta".