L’Aquila, 11 marzo 2024 – Prima i ringraziamenti: “Il popolo abruzzese ha scelto di conferirmi l'onore di guidare la Regione per altri 5 anni, mai nei 30 anni precedenti una amministrazione uscente era stata confermata per il secondo mandato. È stata scritta una pagina di storia ed è stato abbattuto un altro muro". Poi la stoccata agli avversari di centrosinistra, che hanno sostenuto la candidatura di Luciano D’Amico: “Il campo largo non è il futuro dell’Abruzzo perché era il suo triste passato e il campo largo non sarà il futuro dell’Italia. Ha vinto la verità contro la menzogna e la calunnia sparse a piene mani. Hanno vinto i fatti e il principio di lealtà contro le narrazioni fumose e le chiacchiere vuote. Il popolo abruzzese vuole guardare al futuro e ha dimostrato di non avere nessuna nostalgia di un triste passato che si è gettato alle spalle già cinque anni fa".
Marco Marsilio gongola dopo la vittoria alle elezioni regionali in Abruzzo e la riconferma alla carica di presidente: con il 53,5% delle preferenze, il candidato del centrodestra ha sconfitto D’Amico, fermo al 46,5%. Una vittoria netta. Marsilio, sostenuto da una coalizione composta da FdI, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, UdC e Dc con Rotondi, più la civica Marsilio Presidente, è così pronto ad affrontare altri cinque anni alla guida dell’Abruzzo.
Chi è Marco Marsilio
Romano con genitori abruzzesi, 56 anni, laureato in filosofia, è tra i fondatori di Fratelli d'Italia ed ex senatore. Sposato con Stefania Fois, impiegato in un'azienda privata e docente universitario a contratto, Marsilio inizia l'attività politica nei movimenti studenteschi e universitari e dal 1996 al 2000 è vicepresidente di Azione Giovani, il movimento giovanile di Alleanza Nazionale. Dal 1993 al 1997 è consigliere della I circoscrizione Roma, centro storico di Roma. Consigliere comunale di Roma per tre mandati dal 1997 al 2008, in Campidoglio è capogruppo di Alleanza nazionale, membro delle Commissioni Cultura, Urbanistica e della Commissione speciale per Roma Capitale. Conosce Meloni quando era un dirigente della sezione del Movimento Sociale Italiano della Garbatella, dove la premier si iscrisse. “Non è cambiata, è una che se deve andare a un appuntamento alle 7 di mattina, esce di casa alle 5”. Nel 2008 viene eletto alla Camera dei deputati, nelle liste del Popolo della Libertà nella circoscrizione Lazio 1. Il 21 dicembre 2012 è tra i fondatori di Fratelli d'Italia, di cui ricopre le cariche di vicetesoriere nazionale e portavoce della costituente regionale del Lazio. Nel 2013 viene ricandidato alla Camera, con Fratelli d'Italia nella circoscrizione Lazio 1. Per il partito ricopre gli incarichi di segretario amministrativo e coordinatore regionale nel Lazio poi, nel 2018, viene eletto al Senato come capolista nella circoscrizione Lazio. Si dimette da Palazzo Madama in seguito all'elezione alla guida della Regione Abruzzo nel 2019.
La passione per lo sport
Marco Marsilio è appassionato di sport: corsa, moto, ciclismo. Ha corso tre volte la maratona di New York e le classiche italiana: Roma, Firenze, Venezia. Il sogno è di portare i mondiali di ciclismo del 2029 in Abruzzo. Segue anche il calcio ed è super tifoso della Juventus: “Per colpa di mia sorella”.
Le gaffe
Due anni fa Marsilio scivola malamente in tv nel commentare il passaggio di Mara Carfagna e Mariastella Gelmini da Forza Italia ad Azione: “Auguri per il loro percorso politico, dopodiché due persone che fino a ieri erano considerate delle poco di buono, frequentatrici dei salotti e dei festini di Arcore oggi sono due nobildonne e due grandi statiste che salvano il mondo e l'Europa dalla cattiva destra sovranista”. Parole che avevano scatenato una bufera. Poche settimane prima, Marco Marsilio si era presentato in piazza alle celebrazioni del 2 giugno indossando una cravatta con 'La carica dei 101’. Ma la gaffe che più ha fatto scalpore risale al 2021 ed è quella dell’”Abruzzo unica regione che si affaccia su tre mari”. Marsilio aveva poi cercato di spiegare affermando che “l’Abruzzo è l’unica regione italiana (escluse le "piccole" Molise e Basilicata), di tutte quelle che si affacciano sui tre mari, Adriatico, Ionio e Tirreno, a non avere una propria Autorità portuale".