Sabato 21 Dicembre 2024
GIOVANNI ROSSI
Politica

Chat Boccia-Sangiuliano: "Sono diventata una iena". Graffi e finte gravidanze

Nella denuncia le discussioni e le foto dell’ex ministro ferito dall’influencer "Mi hai sfregiato, se non fossi stata tu avrei picchiato durissimo".

L’ex ministro Gennaro Sangiuliano, 62 anni, con un visibile cerotto sulla fronte

L’ex ministro Gennaro Sangiuliano, 62 anni, con un visibile cerotto sulla fronte

Graffi in testa, fede nuziale rimossa, gravidanze presunte, cellulari contesi, chat rivelatrici. Il terzo ambito giudiziario dell’affaire Boccia-Sangiuliano sembra destinato a prolungare le attenzioni mediatiche sul caso dell’estate: la relazione – finita malissimo – tra l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e l’imprenditrice e influencer Maria Rosaria Boccia, mancata consulente per i Grandi Eventi, ruolo offerto da Sangiuliano e poi negatole a causa del legame affettivo nato nel frattempo.

Già indagato dalla procura di Roma per peculato e rivelazione di segreto d’ufficio (dopo l’esposto presentato dal parlamentare verde Angelo Bonelli a seguito del presunto coinvolgimento dell’imprenditrice nell’organizzazione del G7 della Cultura), e sotto indagine della procura della Corte dei Conti del Lazio (in ordine a eventuali danni erariali provocati dalla relazione), Sangiuliano indossa le vesti della parte offesa. Nell’esposto denuncia con tanto di foto presentato dal suo legale Silverio Sica, l’ex ministro accredita "pressioni illecite" della controparte nella speranza che la procura possa valutare profili di reato, non esclusa l’estorsione.

La documentazione a corredo dell’esposto – anticipata in alcuni passaggi da La Verità – di certo cattura l’attenzione del pubblico. "Ho fatto delle cose che non avrei mai fatto", reciterebbe uno dei messaggi di Sangiuliano indirizzati a Boccia, che risponderebbe così: "Hai ragione". Il reperto documentale più interessante sull’intensità e sulla morbosità della relazione riguarda la visibile escoriazione in testa riportata dal ministro (già senza fede al dito) durante una trasferta a Sanremo tra il 16 e il 17 luglio scorso per un evento letterario al quale partecipa anche Boccia come "interlocutrice". Come già documentato dal settimanale Gente, in Liguria la fronte del ministro presenta una visibile escoriazione di una decina di centimetri forse per l’effetto di un’unghiata. "Sfregiato – ecco il lamento in tono colloquiale del ministro in chat –. Se non fossi stata tu avrei picchiato durissimo". La replica di Boccia (anticipata ieri) non sarebbe all’insegna delle scuse, anzi: "Mi hai letteralmente mandato fuori di testa". Di più: "Mi hai portato a un punto imbarazzante". Ancora: "Mi hai fatto diventare una iena".

Secondo La Verità, Boccia avrebbe addirittura chiesto al ministro di controllare il suo cellulare, pena, in caso di rifiuto, l’inserimento di un trojan. La relazione pare ormai in bilico, tra richieste esorbitanti e rivelazioni senza riscontri. Boccia invita Sangiuliano a firmare un patto di riservatezza (rifiutato dal ministro). Ma poi – sempre secondo La Verità – il 2 agosto scorso Sangiuliano digita: "Sono arrivato al punto di non farmi problemi se tu fossi incinta di me, anzi sarei stato felicissimo". Una settimana dopo Boccia concede: "Sarai libero di viverti questa esperienza come vorrai nel rispetto di tuo figlio". Fantasie e parole ora sul tavolo dei pm.