Il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani torna a invocare il garantismo sul caso Toti. Lo fa a ’In mezz’ora’, su Rai3. "È una scelta di Toti quella di dimettersi o meno – spiega infatti –, ma credo che adesso sia prematuro. Finché non c’è un interrogatorio o il tribunale del riesame credo che si debba aspettare. Poi sta a lui decidere. Io sono garantista". Sulla stessa linea, il ministro e se
gretario della Lega, Matteo Salvini: "Toti non deve dimettersi perché altrimenti diventiamo uno Stato dove siamo tutti presunti colpevoli".
Da sinistra esprime invece "profonda preoccupazione per la situazione che affligge la Liguria" la senatrice Pd Annamaria Furlan (foto). "Ritengo che l’esperienza di governo del centrodestra sia giunta al capolinea – ha chiarito poi Furlan –, e che sia necessario agire con celerità per evitare gravi conseguenze per la nostra Regione. Il rischio di perdere 7 miliardi di euro di investimenti pubblici e di fare passi indietro nello sviluppo è tangibile". E se il leader di Avs, Nicola Fratoianni, invoca "un salto di qualità della politica", il presidente del M5S Giuseppe Conte parla di ""reazione indecorosa e corporativa" dei membri dell’esecutivo". La vicenda ligure non viene citata, ma è sullo sfondo. Il ministro Guido Crosetto, parla di "magistratura politicizzata". E Conte alza i toni: il governo non solo "delegittima l’azione delle toghe", ma con la sua riforma della giustizia mette in atto una "svolta autoritaria che presenta assonanze con il progetto di rinascita democratica della P2".