Mercoledì 5 Febbraio 2025
REDAZIONE POLITICA

Caso Almasri, le opposizioni non mollano: “Informativa non esaustiva, venga Meloni”

Dai banchi di Pd, M5S, Avs, Iv e Azione formalizzata la richiesta in Aula alla Camera che sia la presidente del Consiglio a riferire sul caso della scarcerazione e il rimpatrio in Libia del ricercato

Roma, 5 febbraio 2025 – Le opposizioni non mollano sul caso Almasri, e anzi promettono di dare (ulteriore) battaglia alla premier. Giudicata l’informativa dei ministri Nordio e Piantedosi di fatto ‘insufficiente’, dai banchi di Pd, M5S, Avs, Iv e Azione è stata formalizzata la richiesta in Aula alla Camera che sia la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a riferire sul caso della scarcerazione e il rimpatrio in Libia del ricercato Cpi Almasri.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

L’obiettivo è di insistere a richiamare alle sue responsabilità la premier. In un primo momento si era anche pensato di porre la questione immediatamente, al termine del Question time alla Camera. Ma, in ogni caso, il punto resta quello che l'informativa di oggi ha lasciato "completamente insoddisfatti" tutti i Gruppi di opposizione.

L'indicazione emerge dopo contatti incrociati fra i gruppi di opposizione sulla posizione espressa dal Governo a Montecitorio. In particolare, i parlamentari si dichiarano del tutto insoddisfatti dall'informativa resa in aula alla Camera e hanno formalizzato la nuova iniziativa parlamentare per un confronto diretto in Aula con la presidente del Consiglio. Proprio Meloni, stamane durante l’informativa a Montecitorio, è stata fatta bersaglio degli attacchi dell’opposizione: "Presidente del 'coniglio'", dalla premier "viltà istituzionale". "Quella sedia vuota al centro dei banchi del governo è un'offesa non solo per il Parlamento ma per la giustizia internazionale. Se Giorgia Meloni è Frodo l'anello del potere le ha dato alla testa e ha liberato Sauron Almasri". Ha detto il segretario di +Europa Riccardo Magi. 

Nei loro interventi alla Camera Elly Schlein, Giuseppe Conte, Ettore Rosato, Maria Elena Boschi, Nicola Fratoianni e Riccardo Magi hanno contestato l'assenza della premier e il merito delle informative che non chiariscono affatto –  sostengono –perché l'esecutivo abbia rilasciato e riaccompagnato in Libia con volo di Stato un ricercato dalla Corte penale internazionale per crimini contro l'umanità.