Roma, 16 novembre 2023 – Carne coltivata? No grazie. In Italia il divieto di produzione da oggi è legge, dopo il voto alla Camera che si è concluso con una vittoria schiacciante dei “sintetico-scettici”: 159 voti favorevoli contro 53 contrari e 34 astenuti. La legge sancisce “il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati nonché di divieto della denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali”.
Già dalle prime ore di questa mattina, fuori da Palazzo Chigi si erano radunati produttori e allevatori da tutta Italia per il sit-in di Coldiretti sul "Cibo naturale, no artificiale! Difendiamo la salute". E’ proprio in piazza che si è acceso lo scontro tra il presidente di Coldiretti Ettore Prandini e i deputati di +Europa Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova.
I due parlamentari si erano recati davanti al sit-in di Coldiretti per manifestare contro il provvedimento che introduce il divieto di carne sintetica. La lite, sedata dalle forze dell'ordine, è scoppiata quando i due parlamentari hanno esposto i cartelli con scritto "Coltivate ignoranza. Il divieto alla carne coltivata è antiscientifico e anti italiano". Prandini ha attaccato Della Vedova dandogli del delinquente, e tra i due si è sfiorato lo scontro fisico. Al termine del diverbio, riferendosi a Prandini, i due parlamentari hanno sottolineato che il presidente di Coldiretti "è una persona che non dovrebbe ricoprire un ruolo del genere, chiediamo l'intervento della premier Giorgia Meloni" e hanno annunciato di sporgere denuncia.
"Oggi siamo stati vittime di una gravissima aggressione fisica da parte di Coldiretti e del suo presidente Prandini che è persino arrivato a spintonare e insultare il collega Della Vedova – ha affermato il seretario di +Europa, Riccardo Magi –, Meloni e Lollobrigida devono condannare questa aggressione di stampo squadrista. È inaccettabile a questo punto che Prandini resti al suo posto".
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