Giovedì 2 Gennaio 2025
COSIMO ROSSI
Politica

Cappato si candida a Monza nel collegio di Berlusconi. E il Terzo polo si spacca

Elezioni suppletive, l’attivista radicale pro eutanasia corre per un posto in Senato: sfida ad Adriano Galliani. Calenda rompe gli indugi: "Gli daremo una mano". Ma i cattolici insorgono

Roma, 29 luglio 2023 – "No comment". Preferisce lasciar passare la giornata il Nazareno, dopo l’annuncio della candidatura da parte di Marco Cappato per contendere il seggio che fu di Silvio Berlusconi ad Adriano Galliani. Perché in effetti la mossa dell’ex eurodeputato radicale, da anni impegnato in materia di eutanasia, spiazza a dir poco il Pd. Se non altro nella misura in cui riscuote un significativo arco di consensi, che parte dai moderati di Azione e finisce con l’Alleanza Verdi-Sinistra. Mentre è Giuseppe Conte a dar sponda al Pd consegnando al silenzio anche il Movimento 5 Stelle.

Marco Cappato
Marco Cappato

La bomba arriva in tarda mattinata a mezzo video social, come si confà ai tempi moderni. "Ho deciso di candidarmi alle elezioni per il seggio lasciato da Berlusconi al Senato – annuncia il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni e presidente di Eumans –. Nel seggio Monza e Brianza dove sono cresciuto. Voglio portare in Parlamento temi e battaglie che mi stanno a cuore e che di questi tempi sono a rischio, o trascurati e riguardano la vita delle persone, della democrazia, del pianeta". A cominciare appunto dalla annosa battaglia sul controverso tema dell’eutanasia, che riguarda tanti malati terminali e non solo.

"Chi pensa sia una buona idea e vuole dare una mano, mi contatti. Grazie", conclude Cappato. Cui prontamente risponde via Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda: "Noi ti daremo una mano". Per l’area laica di Azione, infatti, la deputata Daniela Ruffino spiega che da "combattente per i diritti civili e convinto sostenitore di una transizione ecologica senza le scorie dell’ideologia", l’esponente radicale "merita un sostegno convinto per la sua candidatura al Senato nel collegio di Monza". Perciò Ruffino si augura "che tutte le forze politiche di opposizione, senza distinzione, si muovano in questa direzione". Se non fosse che all’interno del suo stesso partito Mariastella Gelmini e Mara Carfagna, da cattoliche dichiarate, son rimaste a dir poco perplesse dalla scelta di sostenere Cappato assunta autonomamente da Calenda – a quanto si vocifera – senza consultare il resto del partito.

Che il Terzo polo sia a dir poco diviso in tema di questioni eticamente sensibili lo ha dimostrato il voto della camera sulla Gravidanza per altri reato universale. E la candidatura di Cappato non può che confermare questa articolazione: è semplicemente indigeribile per l’area cattolica. E per contro apprezzata dall’Alleanza Verdi-Sinistra, che infatti auspica un sostegno unanime dell’opposizione.

In casa dem per adesso vige la consegna del silenzio, ancor più tipica dei fine settimana estivi. La canicola imperversa e le famiglie incalzano, ragion per cui i più rispondono "non ne so niente" a proposito della candidatura a sorpresa che spiazza il Pd. Butta la palla in corner la senatrice lombarda Simona Malpezzi, ex capogruppo a Palazzo Madama: "Io sono sempre dell’idea che debbano decidere e valutare i territori – dice –. Quindi la federazione di Monza e Brianza". Per Malpezzi Cappato è "simbolo di battaglie importanti, ma poi ci sono le politiche della quotidianità sui territori, il contatto con gli amministratori e con i cittadini". Per questo l’esponente dem rimanda la questione alla federazione locale. Anche se, dopo la mossa che trovato i dem in braghe senza una candidatura, la partita passa più che mai nella mani del Nazareno.