Napoli, 5 novembre 2024 – La legge regionale della Campania che consentirà il terzo mandato all'attuale presidente della Regione, Vincenzo De Luca, è stata approvata dal Consiglio regionale. Hanno votato 33 a favore, 16 sono stati i contrari. Un solo astenuto.
De Luca, che ha sfidato Elly Schlein e il Pd, ha mostrato un cornetto rosso porta fortuna nell’aula del Consiglio dove si è svolta la votazione.
Solo ieri sera la segretaria Pd aveva ribadito la sua linea: "testardamente unitaria" in materia di alleanze e nettamente contraria al terzo mandato per i presidenti di regione. Ma Chiara Appendino, dal lato M5s, e Vincenzo De Luca in Campania non sembrano intenzionati a facilitare la vita della leader democratica, alla vigilia di un'altra tornata elettorale regionale a metà novembre. La Schlein ieri sera è stata ruvida parlando del terzo mandato chiesto dal presidente campano: non se ne parla nemmeno, è stato così anche per Stefano Bonaccini - ha ricordato e - "le regole valgono per tutti e se qualcuno non è abituato perché prima funzionava diversamente, adesso è bene che si abitui al cambiamento perché io sono stata eletta esattamente per fare questo".
Ma De Luca è andato dritto per la sua strada. In pratica, il recepimento della normativa che vieta il terzo mandato, fa però scattare il computo dal momento dell'entrata in vigore della legge. In pratica, come accaduto per Zaia in Veneto, i due mandati già svolti da De Luca non verrebbero calcolati e il presidente potrebbe ricandidarsi, magari con una sua lista 'Campania libera'.
Il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli (FdI) ha annunciato: "Penso che giuridicamente non abbia un fondamento valido e credo che il governo impugnerà la norma". Cirielli è tra i nomi che circolano per una candidatura del centrodestra in Campania.
Anche dal Nazareno continua la linea dura. "Prendiamo atto del voto del Consiglio regionale della Campania che di fatto apre alla possibilità di un terzo mandato per l'attuale Presidente della Regione. Deve però essere chiaro che il voto espresso oggi non sposta di un millimetro la posizione del Pd nazionale sul limite dei due mandati per le cariche monocratiche. Al di là del voto di oggi quindi Vincenzo De Luca non sarà il candidato presidente sostenuto dal Pd alle prossime elezioni regionali", dice in una nota Igor Taruffi, responsabile Organizzazione nella segreteria nazionale del Pd.
La proposta di legge è stata approvata con il voto favorevole dei gruppi della maggioranza di centrosinistra e della consigliera Valeria Ciarambino (gruppo misto), quelli contrari del centrodestra, del Movimento 5 Stelle, della consigliera Maria Muscarà (gruppo misto) e l'astensione della consigliera Bruna Fiola (Pd). La proposta di legge prevede che "non è immediatamente rieleggibile alla carica di Presidente della Giunta regionale chi, allo scadere del secondo mandato, ha già ricoperto ininterrottamente tale carica per due mandati consecutivi - ha spiegato il presidente Giuseppe Sommese - e prevede che, ai fini dell'applicazione della presente disposizione, il computo dei mandati decorre da quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della presente legge. Con essa si recepisce una norma nazionale e si allinea la legislazione regionale ad essa garantendo piena legittimità del quadro giuridico".
"Con il voto favorevole al terzo mandato, che sostanzia un vero e proprio atto di insubordinazione all'interno di un partito senza più regole e gerarchie, De Luca e il Pd campano si ribellano di fatto alla Schlein, facendosi beffe delle sue indicazioni e rendendo evidente la sua assoluta impotenza", afferma il senatore di Fratelli d'Italia Sergio Rastrelli, per il quale "come in un remake di terz'ordine, l'atto di insubordinazione della maggioranza regionale vorrebbe emulare gli "ammutinati del Bounty", ma De Luca non è certo Marlon Brando, e i suoi sodali ricordano piuttosto improbabili pirati dei Caraibi".