Giovedì 12 Settembre 2024
Bruno Villois
Politica

Bonus fiscali per ripartire

SIAMO tornati in recessione, anzi non ne siamo mai usciti e prenderla alla leggera, per nascondere gli errori di una politica economica che non c’è stata, è destabilizzante.  Gli 80 euro non bastano, soprattutto perché interessano solo una parte minoritaria di cittadini. Se si incrina la fiducia e occupazione e consumi non ripartono, i guai diventano esponenziali e le pesanti scadenze tributarie di fine anno funzioneranno da leva del malcontento.  Servono subito contromisure sostanziali, per evitare che il calo del Pil si irrobustisca e si avvicini al -0,5% (il tendenziale anno dichiarato da Istat, già parla di un -0,3%). Il calo dell’export, previsto da inizio autunno, causa il rallentamento delle corazzata tedesca e quasi sicuramente di quella americana, potrebbero mettere il turbo al calo del Pil e la disoccupazione rischierebbe un’impennata. NON RESTA che giocarsi la partita con il rilancio dei consumi interni, utilizzando i bonus fiscali sugli acquisti, almeno per i beni durevoli, per auto, elettrodomestici e arredi sulla falsariga di quanto si sta facendo per le ristrutturazioni immobiliari. Stimolare i consumi concedendo detrazioni dalle tasse, in rapporto al reddito, sarebbe una significativa mossa per rilanciare le produzioni e quindi l’occupazione, se a monte, com’è presumibile, scattasse la molla degli acquisti, grazie al calo della pressione fiscale. Le maggiori vendite produrrebbero più introiti Iva, Ipef, Irpeg e versamenti previdenziali, grazie all’aumento degli occupati e al calo della cassa integrazione. IL MINISTRO Lupi ha accennato a un’ipotesi bonus per l’auto, ma è fondamentale estenderla a più settori e rendere le detrazioni fortemente accattivanti. Una percentuale, spalmata in cinque anni, del 40 % del valore del bene, al netto dell’Iva, si tradurrebbe in un -8% di minor reddito, pari ad alcuni punti di diminuzione della pressione fiscale. Spending review, cessione di pacchetti azionari, attivazione dei cantieri e quindi degli investimenti, è fondamentale per gli anni che verranno, ma ora serve una mossa che produca ricadute immediate.