Domenica 25 Agosto 2024
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Politica

Violenza sulle donne, Bongiorno: fermiamo la strage subito

Il ministro in pressing. "Codice rosso per accelerare le indagini"

Il ministro Giulia Bongiorno (Ansa)

Il ministro Giulia Bongiorno (Ansa)

Roma, 4 febbraio 2019 - Fare presto perché una denuncia inascoltata può fare la differenza tra la vita e la morte. Di una donna. Dopo l’ennesimo caso, con una donna aggredita e bruciata dall’ex compagno a Vercelli, il ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno lancia un appello a tutte le forze politiche perché il ddl Codice rosso diventi presto legge.

Ministro lei si è occupata molto, anche da avvocato, di violenza contro le donne ma, come evidenziano, purtroppo, i casi di cronaca, sembra una piaga irrisolvibile…

"Da tantissimi anni esiste un fenomeno che reputo di una gravità inaudita: le donne trovano la forza per denunciare ma non hanno una risposta tempestiva da parte della magistratura, risposta che sarebbe indispensabile per garantire la loro incolumità fisica. A me sono capitati troppi casi di donne che hanno denunciato ma non hanno ricevuto alcun aiuto in tempi ragionevoli. Ne cito una per tutte: Noemi Durini è stata uccisa giovanissima, la sua mamma aveva già denunciato in passato il fidanzato".

Perché le denunce non vengono prese in considerazione?

"Accade che si ammucchino una sull’altra e magari quella che è realmente una richiesta di aiuto finisce per essere sepolta da altre che hanno una minore urgenza. Le Procure tentano, chiaramente, di ovviare a questo cercando di assegnare delle priorità, ma da quello che vediamo non basta quanto è stato fatto finora".

Cosa si può fare?

"Da tempo ‘Doppia difesa’, che ho fondato insieme a Michelle Hunziker, ha lanciato l’idea di un Codice rosso per questo tipo di denunce e la proposta è stata presa a cuore da questo governo. Cos’è il ddl Codice rosso? È una legge che offre alla donna che fa una denuncia di maltrattamento o di violenza domestica la possibilità di parlare entro tre giorni dalla presentazione dell’atto con il magistrato. Avere un colloquio immediato con il magistrato è indispensabile perché questi si possa rendere conto dell’urgenza della situazione. Poi, certo, ci sono anche le denunce strumentali o per isteria, ma quelle non verranno prese in considerazione. Si tratta di una corsia di accelerazione e di fatti il nome deriva da un parallelismo con quanto avviene in ospedale: al Pronto soccorso il codice rosso ha la precedenza".

La proposta di legge è stata approvata dal Consiglio dei ministri tre mesi fa, a che punto siamo?

"È stata assegnata da poco alla commissione Giustizia della Camera. Io capisco che ci siano dei tempi parlamentari per tutto ma vorrei fare un appello".

Prego....

"Voglio lanciare un appello bipartisan, a tutte le forze politiche, un invito che non ha alcun colore politico, perché questa legge possa camminare velocemente. Michelle ha avuto a suo tempo una serie di colloqui con i rappresentanti di tutte le forze politiche, tra cui l’allora segretario del Pd Maurizio Martina e Berlusconi che sottoscrissero l’impegno a fare volare questa legge. Il Codice rosso può essere una spinta in più per la lotta alla violenza. L’impegno sarà di tutti e il grazie sarà detto a tutti. Non è una legge per la quale solo una parte politica si appunterà la medaglia al petto però facciamola rapidamente".