Domenica 8 Settembre 2024

Maria Rosaria Boccia sfida Sangiuliano: “Le denunce si fanno, non si minacciano. Se no è estorsione”.

L’influencer al contrattacco: “Come può una persona che ha detto bugie lavorare nella Tv di stato?”. Poi l’ironia sulla nomina di Docimo al Maxxi: “Anche questo curriculum è idoneo?”

Roma, 8 settembre 2024 – "Le denunce non si minacciano, si fanno, e queste continue minacce hanno il sapore di un’estorsione”. Con un post al vetriolo Maria Rosaria Boccia rilancia sul campo di Sangiuliano l’ipotesi di reato prefigurata dal legale dell’ex ministro Salvatore Sica (“Sangiuliano è stato oggetto di pressioni illecite da parte della dottoressa Boccia che, a mio modo di vedere - ma la decisione spetterà ai magistrati - prefigurano il reato di tentata estorsione”). 

L'ex ministro  Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia
L'ex ministro Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia

Boccia al contrattacco

Nemmeno 24 ore dopo le parole del legale di Sangiuliano, l’influencer che ha fatto tremare il Palazzo continua a scuotere la vita, stavolta sì privata, dell’ex ministro. “Genny non mi ha ancora chiesto scusa e continua a minacciare una denuncia. Le denunce non si minacciano, si fanno, e queste continue minacce hanno il sapore di un’estorsione” scrive Boccia in un post in cui rilancia al mittente l’ipotesi di reato.

“Come può chi ha detto tante bugie lavorare per la tv di Stato?”

Poi passa al contrattacco, con un affondo impietoso nei confronti di quello che, da protagonista di una “relazione sentimentale”, come lui l’ha definita al Tg1, è diventato un bersaglio. “Ma mi chiedo: una persona che si è dimessa da Ministro e che ha detto tante bugie può tornare a lavorare nel servizio pubblico televisivo? Può chi manipola la verità lavorare per la TV di Stato, per di più in ruoli di comando?”. Si domanda Boccia, sollevando dubbi e nuove nubi su Sangiuliano. Fino al post scriptum finale in cui, dando del tu a “Genny” con tono quasi confidenziale chiede: “Hai fame di verità o di soldi?” 

L’ironia sulle nomine

Con una story Boccia ironizza su Instagram sul curriculum della consigliera cda del Maxxi, Raffaella Docimo, che dovrà traghettare la fondazione in attesa della nomina del prossimo presidente, al posto di Alessandro Giuli che ha preso il posto di Sangiuliano alla guida del dicastero della Cultura. "Anche questo curriculum mi sembra idoneo alla carica...” commenta Boccia riferendosi a Dagospia che in un articolo intitolato Maxxi Amari, scrive: 'Il senso della destra per la cultura: un odontoiatra al Maxxi’ in cui riporta che Docimo “è stata candidata con Fdi alle ultime europee, su chiamata di Arianna Meloni” e in cui si afferma che sarebbe stata “proprio lei a far incontrare il ministro e Boccia in un suo evento elettorale a Napoli, nel maggio 2023”.

Nella storia su Instagram l'imprenditrice rilancia anche un articolo sulle nomine di Sangiuliano al Mic e in particolare per la Commissione "selettivi” che dovrà decidere i film da finanziare con fondi pubblici.