Roma, 6 settembre 2024 – L’esposto di Angelo Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra. Maria Rosaria Boccia che su Instagram dice di essere stata ingannata e che i ricattatori sono quelli che occupano i palazzi del potere. Ma soprattutto le tantissime voci su registrazioni audio e video ancora in possesso della non-consigliera. Oltre al giallo di una serie di scatti “delicati“ commissionati e poi mai pubblicati da una rivista di gossip. Dopo l’intervista rilasciata al direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci i punti oscuri della vicenda che coinvolge il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e l’influencer restano molti. Mentre la sua posizione all’interno del governo Meloni rimane in bilico.
I due reati
Nell’esposto che ha presentato alla procura di Roma Bonelli ipotizza due reati. Il primo è l’indebita destinazione di denaro o cose mobili prevista dall’articolo 314 bis del Codice penale, ovvero il peculato. Il secondo è la rivelazione di segreti d’ufficio. Gli 11 allegati ricostruiscono la vicenda a partire dal 26 agosto scorso, quando Boccia annunciò su Instagram la nomina a consigliera del ministro per i grandi eventi rimediando a stretto giro di posta la smentita dello staff del ministro. “A quale titolo la dottoressa Boccia ha usufruito di servizi e mezzi dello Stato non avendo alcun ruolo negli organici? Perché ha ricevuto documenti coperti dal segreto d’ufficio come le mappe per la visita dei ministri della Cultura del G7 a Pompei?”, sono due delle domande a cui l’esposto chiede di rispondere.
Boccia su instagram e “l’altra persona”
Intanto ieri Boccia è tornata a farsi sentire. Sempre sul suo profilo Instagram. “Non sono io a esercitare ricatti o pressioni; altri hanno sfruttato con mentalità meschina una vicenda umana che sta avendo ripercussioni dolorose su di me”, ha esordito. E ancora: “Oggi vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo”. Fino alla chiusa sibillina: “Chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o ‘l’altra persona’, sfruttando un momento strategico per il Paese?”.
Gli audio
Poi ci sono gli audio. Boccia ha postato nei giorni scorsi lo spezzone di una registrazione e ha pubblicato diversi video captati all’interno di Montecitorio attraverso degli occhiali spia. Secondo alcune fonti l’influencer avrebbe anche registrato commenti non commendevoli di Sangiuliano sui colleghi di governo e avrebbe assistito a una telefonata in cui una voce di donna gli intima di strappare il contratto e interrompere la relazione.
Le nomine
Si parla anche di nomine: “A proposito di amichettismo, qualcuno potrebbe farci capire con quale criterio sono state fatte le nomine della società Ales, che è il braccio operativo del ministero della Cultura? Sangiuliano vuole chiarire? O forse direttamente Meloni?”. Il riferimento sarebbe a Fabio Tagliaferri, presidente e amministratore delegato di Ales ed ex consigliere di Fratelli d’Italia a Frosinone, che è però arrivato in azienda a febbraio. Ovvero molti mesi prima dell’inizio della relazione di Boccia con Sangiuliano.
Le foto
Infine ci sono le foto. Il giornalista Alex Fiumara ha raccontato al Fatto Quotidiano di aver proposto il 17 luglio scorso lo scoop di una serie di scatti che ritraevano Boccia e Sangiuliano, senza riuscire a venderlo. Il servizio è stato poi pubblicato da Gente questa settimana. Ma Fiumara ha anche fatto sapere che un settimanale ha inviato i suoi fotografi per pizzicare la coppia. Ma dopo aver compiuto la missione anche quegli scatti non sono mai stati pubblicati. E le foto sarebbero “più “delicate“ di quelle che abbiamo venduto a Gente”.