Mercoledì 2 Ottobre 2024

Biella ci ripensa: sì alla cittadinanza a Liliana Segre

Il sindaco Corradino: "Avevo detto no a come era stata formulata la mozione"

Liliana Segre e il sindaco di Biella Claudio Corradino (Ansa)

Liliana Segre e il sindaco di Biella Claudio Corradino (Ansa)

Biella, 26 novembre 2019 - Dopo il gran polverone sulla cittadinanza onoraria negata a Liliana Segre (e offerta poi a Ezio Greggio, che però l'ha rifiutata), Biella ora ci ripensa: sì alla cittadinanza alla senatrice a vita sopravvissuta ai campi di sterminio.

Lo ha deciso oggi il Consiglio comunale, che ha votato una nuova mozione - priva di riferimenti politici - sottoscritta e votata da tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione. Insomma, una decisione bipartisan, che nelle intenzioni del Consiglio comunale vuol essere un "segnale forte" da parte di una città, Biella, che è Medaglia d'Oro della Resistenza

Il ripensamento non poteva non suscitare reazioni, e fuori da Palazzo Oropa si sono riunite 150 persone per protestare contro la giunta Corradino urlando "Vergogna" ed esprimendo tutta la loro solidarietà a Liliana Segre e a Ezio Greggio, coinvolto suo malgrado nella vicenda. Una protesta sulla scia dell'hashtag #nonsiamocretini, in riferimento all'affermazione del sindaco Claudio Corradino che si era definito "un cretino" per la strumentalizzazione della vicenda, sulla quale - aveva sostenuto - "è stata fatta una speculazione indegna".

Il sindaco Corradino: non ho cambiato idea

Il sindacoa leghista Corradino ora cerca di spiegare la posizione di ieri e di oggi: "Avevo detto no a come era stata formulata la mozione, non alla cittadinanza onoraria a Liliana Segre - assicura - Oggi il Consiglio Comunale di Biella ha approvato con voto unanime ed è stata sottoscritta da tutti i consiglieri una mozione rivista che trasmette unità di intenti". 

E Corradino insiste:  "Non ho cambiato posizione, ho aderito volentieri a una proposta arrivata dalle liste civiche di Dino Gentile dopo aver tolto una frase che aveva dato qualche problema. Questo dimostra il massimo rispetto da parte del sindaco e dell'intera città alla senatrice Segre".  "Ringrazio di cuore la lista Gentile e anche l'ex sindaco Marco Cavicchioli, abbiamo raggiunto una soluzione unitaria che è quello di cui Biella ha bisogno - conclude il sindaco - L'attacco sferrato alla Città di Biella è immeritato. Sono stato insultato sui social network da persone che vorrebbero difendere la Segre con metodi che la stessa commissione Segre condanna".

Da parte sua l'ex sindaco Gentile, dopo aver ripercorso le tappe della vicenda e aver definito "affrettato" il diniego del sindaco, spiega: "Spero che la città faccia uno sforzo e metta le cose a posto in nome di quei valori repubblicani che ognuno di noi si riconosce, a partire dal sindaco. Sui valori non ci sono se e non ci sono ma". 

E su Twitter il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci scrive: "Le battaglie politiche si vincono anche così. Grazie a tutti gli italiani che hanno protestato contro il sindaco di Biella per la mancata cittadinanza onoraria a Lilliana Segre, e che oggi lo hanno convinto a cambiare idea".