Roma, 2 ottobre 2015 - Dopo la discussione in consiglio comunale, la bestemmia e le successive scuse via Twitter, l'assessore ai Trasporti di Roma Stefano Esposito spiega anche via radio la sua 'disavventura verbale': "Sono fatti che avvengono nel breve volgere di trenta secondi, può capitare. Però tutto questo moralismo mi piacerebbe vederlo su fatti che durano non trenta secondi ma dieci anni", attacca parlando a 'Radio anch'io' su Radio1. "Sono stato aggredito da un signore che è un fascista. Comunque ho sbagliato io nella bestemmia e mi sono scusato".
Chiedo scusa x bestemmia scappata in assemblea capitolina. Purtroppo quando un fascista mi aggredisce, perdo un pochino la testa
— Stefano Esposito (@stefanoesposito) 1 Ottobre 2015
IL DIVERBIO E LE SCUSE - Durante una seduta sui trasporti, il consigliere di opposizione Dario Rossin (Forza Italia) si è alzato e si è avvicinato allo scranno dell'assessore, a cui è "scappata" una bestemmia. "Chiedo scusa per la bestemmia scappata in assemblea capitolina. Purtroppo quando un fascista mi aggredisce, perdo un pochino la testa", ha scritto Esposito su twitter. Il consigliere comunale di Forza Italia si sarebbe arrabbiato per "l'atteggiamento scocciato dell'assessore". "Mentre lei parla io sto lavorando a due cose contemporaneamente", è sbottato allora Esposito. Sull'episodio è intervenuto anche Francesco Aracri, senatore di Forza Italia: "Non vorremmo che l'assessore Esposito si sia fatto influenzare dai comportamenti inurbani e arroganti del suo sindaco. Democrazia é anche capacità di rispettoso ascolto delle altrui idee". Rossin dopo l'accaduto ha chiesto a gran voce "pubbliche scuse da parte di Stefano Esposito. Da cattolico credente mi sento profondamente offeso. Chiedo le immediate dimissioni di Esposito".