Giovedì 31 Ottobre 2024

Elly Schlein su Berlusconi: non partecipiamo alla sua beatificazione. Lutto nazionale? Una forzatura

La segretaria del Pd a ruota libera: no a spallate sulle riforme

Roma, 15 giugno 2023 - Non partecipiamo alla beatificazione di Silvio Berlusconi. Firmato Elly Schlein, segretaria del Pd. Che pure era presente ai funerali del Cavaliere.

“Il mio impegno in politica nasce proprio in contrapposizione al berlusconismo e a quello che ha significato per l’Italia quella stagione politica”. Così la leader dem intervistata su SkyTg24.

Elly Schlein, segretaria del Pd
Elly Schlein, segretaria del Pd

Come Pd, ha proseguito Schlein, “abbiamo portato il rispetto che si deve davanti alla morte, anche del tuo più acerrimo avversario, ma non partecipiamo alla beatificazione di Silvio Berlusconi, perché non possiamo dimenticare cosa ha significato la stagione del suo governo per questo Paese. Ricordiamo le leggi ad personam, il conflitto d’interesse, ricordiamo la mercificazione di tutto, dalla compravendita dei senatori alle battutte sessite”, ha sottolineato Schlein.

Non solo. Critiche da Schlein anche per “i funerali di Stato” per Berlusconi. “Erano previsti per il suo incarico di ex premier ma abbiamo trovato una forzatura inopportuna chiedere i tre giorni di lutto nazionale, perché non si erano mai fatti per altri presidenti del Consiglio, salvo che per due, che però erano stati anche presidenti della Repubblica”. “E’ naturale - ha spiegato Schlein riferendosi al lutto nazionale - che ciò si riservi a persone che hanno unito la Repubblica, a persone che hanno incarnato i valori costituzionali e che hanno lavorato per tenere insieme” l’Italia. “Ecco - ha concluso la segretaria Pd -, sono tutte caratteristiche che non corrispondono al Silvio Berlusconi politico”.

Poi un’altra valutazione politica. “Dalle bozze che abbiamo visto possiamo dire che la montagna ha partorito il topolino rispetto agli annunci fatti. Io sarei molto cauta, serve equilibrio e soprattutto preoccupa che si utilizzi la morte di Berlusconi per spingere soluzioni sbilanciate e cogliere l’occasione emotiva per portare a spallate riforme non equilibrate”