Lunedì 28 Ottobre 2024

Elezione del Presidente della Repubblica, incontro Berlusconi-Alfano: "Insieme per un candidato-garante"

Presenti in Prefettura anche Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi, Gaetano Quagliariello, Niccolò Ghedini e Giovanni Toti. "Abbiamo concordato il metodo"

Angelino Alfano e Silvio Berlusconi (ImagoE)

Angelino Alfano e Silvio Berlusconi (ImagoE)

Milano, 19 gennaio 2015 - Un incontro a Milano tra Silvio Berlusconi e il leader di Ncd Angelino Alfano. A quanto si apprende, sono presenti anche Lorenzo Cesa, Maurizio Lupi, Gaetano Quagliariello, Niccolò Ghedini e Giovanni Toti. Il vertice, terminato poco prima delle 21, si è tenuto in Prefettura e avrebbe avuto come obiettivo quello di trovare una strategia comune in vista dell'elezione del nuovo capo dello Stato.

"Abbiamo deciso di unire le forze che si riferiscono al Ppe per condividere la scelta di un candidato presidente della Repubblica di area moderata e non del Pd - ha detto Alfano -. Ci rivedremo nei prossimi giorni per indicare un nome. Abbiamo concordato sul metodo". Non è quindi stato ancora fatto nessun nome. Le proposte verranno valutate nei prossimi giorni in un nuovo incontro. Le due parti hanno quindi deciso di esprimere una posizione comune sulla scelta del Presidente della Repubblica. «Un patto non di governo - ha spiegato Angelino Alfano - ma per i sette anni futuri nella scelta di un uomo che deve essere garante delle istituzioni repubblicane» non con lo stemma «di un partito».

Lasciando la prefettura Alfano ha osservato: "Abbiamo ragionato di un metodo, condividendo il fatto che in 20 anni in questo Paese mai l'area moderata, che non sia di sinistra, abbia potuto esprimere il presidente della Repubblica, nonostante abbia vinto e governato in Italia". 

L'intenzione quindi nel negoziato con Renzi è chiedere se è mai possibile «che ci sia una gran parte del Paese, l'area di centrodestra, che non ha diritto una volta ad avere una personalità che non sia faziosa» che non rappresenti «una cultura specificatamente di sinistra». «Non so se ce la facciamo - ha concluso -. È molto difficile».

NESSUN IMBARAZZO - «Oggi non abbiamo avuto nessun imbarazzo a incontrare Silvio Berlusconi perché non ci siamo mai piegati di fronte agli insulti»: Angelino Alfano lo ha detto durante una cena di raccolta fondi organizzata da Ncd spiegando che si è trattato di «un appuntamento improvvisato. Abbiamo potuto incontrare Berlusconi - ha spiegato il ministro - perché nonostante le varie aggressioni la tempesta non ci ha travolti e siamo rimasti in piedi. Siamo rimasti seri e affidabili sia per il capo del governo sia per chi non è al governo per costruire la futura prospettiva di area moderata e popolare alternativa alla sinistra»