Domenica 22 Dicembre 2024
BRUNO MIRANTE
Politica

Berlinguer contro Boccia: "Cita Arianna Meloni, ma non ha le prove". Lei: cercavano il gossip

Scontro a distanza tra la giornalista e l’imprenditrice sull’intervista saltata. E alla Camera per il dopo Sangiuliano esordisce Giuli: rifaremo le nomine.

Scontro a distanza tra la giornalista e l’imprenditrice sull’intervista saltata. E alla Camera per il dopo Sangiuliano esordisce Giuli: rifaremo le nomine.

Scontro a distanza tra la giornalista e l’imprenditrice sull’intervista saltata. E alla Camera per il dopo Sangiuliano esordisce Giuli: rifaremo le nomine.

Nuove indiscrezioni e un duro botta e risposta tra la giornalista Bianca Berlinguer e la mancata consulente del ministero della Cultura Maria Rosaria Boccia, dopo il colpo di scena su Rete4. L’imprenditrice finita al centro delle caso che ha portato alle dimissioni di Sangiuliano, mercoledì ha infatti prima annunciato la sua presenza in trasmissione a ’È sempre Carta Bianca’, si è presentata, poi si è rifiutata di andare in onda.

Secondo l’ex direttrice del Tg3 la sua ospite avrebbe preteso di vedere le domande in anticipo ed, inoltre, sarebbe stata pronta a tirare in ballo Arianna Meloni nella vicenda della sua mancata nomina a consigliera del Ministero della Cultura, senza però spiegare con quali prove. Una ricostruzione in parte smentita dalla Boccia, che sostiene invece di essere andata via perché si voleva parlare solo di gossip. "Poche ore prima della messa in onda, Maria Rosaria Boccia – ha detto Berlinguer – ci ha mostrato la trascrizione, da lei realizzata, di un presunto colloquio tra Gennaro Sangiuliano e sua moglie in cui l’ex ministro avrebbe affermato di non aver avuto una relazione intima con Boccia. Questo insieme alle ipotesi sul fatto che la sua mancata nomina a consulente del ministero fosse dovuta o alla preoccupazione per un conflitto d’interessi o alla pressione della moglie di Sangiuliano o alle carenze del suo curriculum o infine all’intervento di Arianna Meloni".

"Quando io ho cominciato a chiederle quali prove potesse portare a sostegno di affermazioni così impegnative – aggiunge la giornalista –, la signora Boccia ha dichiarato che non avevo studiato sufficientemente la sua storia, che non ero preparata sulla sua vicenda e che tra noi non ci fosse il feeling necessario". Riscostruzione che Boccia ha bollato sul suo Instagram come fake news. "Lei mi ha chiesto di Arianna Meloni e della nomina. Io le ho risposto che sapevo dell’esistenza di un colloquio tra Sangiuliano ed Arianna Meloni ma non che fosse stata lei a bloccare la nomina", ha affermato, confermando di essere andata via dopo aver "percepito chiaramente che non c’era l’intenzione di ascoltare la verità, ma piuttosto di trasformare il tutto in un dibattito politico e gossip". Insomma la vicenda Boccia-Sangiuliano è lungi dall’essersi chiusa.

Intanto il nuovo ministro della cultura Alessandro Giuli ha fatto ieri il suo esordio alla Camera per il question time. Il successore di Sangiuliano ha preso sin da subito l’impegno di cambiare le nomine della commissione ministeriale per la concessione di contributi per progetti cinematografici decise dal suo predecessore. "Non perché ci siano carenze di requisiti. Ma perché le nomine non rispettano le norme sull’equilibrio di genere, criterio espressamente previsto per la composizione della commissione di esperti".

Nomine effettuate dall’ex ministro poco prima di dimettersi, una scelta che il deputato di Italia Viva Davide Faraone aveva trovato irrispettosa nei confronti di Giuli. "Non mi sento offeso dalle scelte fatte dall’ex ministro Sangiuliano che mi ha preceduto", ha precisato Giuli nel rispondere all’interrogazione di Iv. Giuli nega di essersi sentito offeso, ma precisa: "È proprio tale rispetto che mi induce a dirvi che a poche ore dal mio insediamento mi sono posto alcuni interrogativi che voi mi avete rivolto, traendone conclusioni differenti. Posso anticipare che la Commissione è oggetto di una attenta verifica e revisione".