Roma, 24 luglio 2019 - Giuseppe Conte dice sì alla Tav e il Movimento 5 Stelle si spacca. Pure Beppe Grillo, da sempre contrario alla Torino-Lione, tant'è che per aver varcato i sigilli dei cantieri della Valsusa venne pure condannato, s'infuria. O, almeno, così riferivano ieri sera persone vicine al comico. Secondo i più, Grillo sarebbe sbottato dicendo: "E' l'ennesimo tradimento, questo non è più il mio Movimento". Mentre Luigi Di Maio cercava di giustificare l'ingiustificabile giravolta, insistendo sul fatto che la coerenza del Movimento sarebbe stata preservata dal 'no' in Aula, arrivava un'altra versione dei fatti dallo staff del capo politico: "Grillo ha espresso pieno sostegno al M5s". Insomma, un giallo. Di certo c'è che, soltanto lo scorso dicembre, Beppe ribadiva il suo no alla Tav 'senza se e senza ma': "La Tav non si fa, ho preso 4 mesi di galera io...".
Il giorno dopo la tempesta, con alcuni parlamentari duri e puri come Nicola Morra delusi e arrabbiati con il capo politico per la svolta sulla Torino-Lione, ecco che Grillo oggi si fa di nuovo sentire. Ma, questa volta, postando su Facebook un articolo sul fotovoltaico. Quindi uno sulle emissioni e un altro ancora sui pannelli solari. Un modo per spostare l'attenzione? O, soltanto, un 'no comment' che allude a una vera e propria arrabbiatura? Qualcunque sia l'intento, è partita la rivolta di fan e militanti M5s. E tra attacchi allo stesso Grillo ("ci ha tradito"), spunta la pattuglia di coloro che chiedono all'elevato come si fa chiamare ora il comico "di riprendere in mano le redini del Movimento". Chissà che Grillo non ci ripensi, dopo l'ennesima giravolta della sua ormai ex creatura.