Roma, 25 novembre 2024 – Beppe Grillo ha chiesto formalmente la ripetizione della votazione della Costituente M5s che si è chiusa ieri. Il comico e fondatore del partito non si arrende e fa valere le sue prerogative da garante (che ancora ci sono), chiedendo la ripetizione del voto dell'Assemblea costituente, almeno per quanto riguarda i poteri nelle sue mani. La richiesta, inoltrata oggi, porterà la base del Movimento a una nuova consultazione, che avverrà presumibilmente entro una manciata di giorni, come scrive Giuseppe Conte in un lungo post sui social.
Conte: “Estremo tentativo di sabotaggio”
"Ieri si è concluso il processo costituente con il più intenso e coinvolgente bagno di democrazia partecipata e deliberativa che sia mai stato realizzato da una forza politica – scrive Conte su X –. Ma Beppe Grillo ha appena avviato un estremo tentativo di sabotaggio: ha chiesto di rivotare, invocando una clausola feudale che si trascinava dal vecchio statuto. Insomma, è passato dalla democrazia diretta al 'qui comando io' e se anche la maggioranza vota contro di me non conta niente". E ancora: "Potremmo contestare questa vecchia clausola, retaggio del passato e vincere con le nostre buone ragioni un contenzioso legale. Ma dobbiamo occuparci del Paese reale. Il ruolo dell'azzeccagarbugli lo lascio quindi a Grillo".
Toninelli e i popcorn: “Godiamoci il Movimento5mandati”
Ma chi vincerà questa battaglia? Il risultato della nuova consultazione è tutt'altro che scontato: stando ai calcoli dell’ex ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, il primo a ipotizzare che il comico genovese avrebbe impugnato le decisioni della base, l'eliminazione della figura del garante, potrebbe risolversi in un nulla di fatto. Sulle sue storie di Whatsapp l'ex ministro ha provocatoriamente pubblicato la foto di una macchina per fare popcorn e la scritta: "Sediamoci a goderci il neonato Movimento5mandati".
L’analisi dei risultati
"I risultati di ieri sono stati manipolati dalle scelte di chi ha creato quest'Assemblea costituente – ha detto Toninelli a Radio Cusano Campus – . Gli iscritti, da 170mila, sono stati ridotti a 90mila, con l'obiettivo di cancellare un numero che avrebbe garantito una maggioranza diversa per garantire il quorum. I quesiti, poi, li hanno decisi loro, hanno deciso loro sotto che forma metterli in votazione. Io su quest'Assemblea costituente ho due valutazioni. Una sul piano umano: hanno esultato sulla cancellazione del creatore della fondazione politica di cui fanno parte, hanno esultato sulla cancellazione di Beppe Grillo senza cui nessuno di loro sarebbe stato in quella sala".
L’ex ministro: “Conte dovrà farsi il suo partito”
Toninelli poi invita tutti gli iscritti “delusi da questo scempio a non disiscriversi, perché quando verrà rifatta la votazione, la vostra iscrizione farà quorum, farà numero. Se la campagna di astensione, che senza dubbio Grillo rimetterà in
piedi, dovesse andare a buon fine, la seconda consultazione rimarrebbe sfornita di quorum, lasciando dunque il ruolo di garante al confondatore del Movimento. Il 30% di quelli che ha votato contro l'eliminazione del garante non voterà più" ha aggiunto Toninelli, ricordando poi che "il proprietario del simbolo è Beppe Grillo e intenterà un'azione legale. Impugnerà tutto quanto, verrà sospeso tutto quanto e di conseguenza Conte sarà costretto a fare il suo partito, la costolina del Partito democratico, per soddisfare l'appetito una decina di soggetti che vogliono il quarto e quinto mandato”.