Roma, 15 febbraio 2016 - Il dado è tratto. Beppe Grillo non solo ha fatto "un passo di lato" dal Movimento 5 Stelle, ma ne è definitivamente uscito. Almeno stando al nuovo logo. "Da oggi (lunedì 15 febbraio) Beppe Grillo esce definitivamente ed ufficialmente dal simbolo del M5S". Lo ha annunciato il blog dell’ex comico spiegando che a "seguito della votazione del 17 novembre 2015 e delle varie procedure burocratiche adottate presso il Parlamento italiano ed europeo, le regioni e i comuni, si conclude il processo per la modifica del logo del Movimento 5 Stelle".
Per la modifica è stato aggiornato anche il "non statuto" mentre il blog invita tutti gli eletti del Movimento e cariche dello Stato ad utilizzare esclusivamente il nuovo logo. Alla votazione per sostituire www.beppegrillo.it con www.movimento5stelle.it nel simbolo parteciparono 40.995 iscritti certificati: 31.343 a favore, 9.652 contrari.
LA SVOLTA - Una svolta, certo. Basta tornare indietro all’8 dicembre 2014, quando il ‘ribelle’ sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, organizzò la kermesse ‘I figli delle stelle’, con diversi espulsi e dissidenti in prima linea. In quella sede, la deputata grillina Giulia Sarti propose ciò che oggi è realtà: togliere Beppe Grillo dal logo. Ai tempi sembrò un’eresia, ma meno di un anno dopo fu lo stesso leader del Movimento dal palco di Imola a confermare: "Toglieremo il mio nome dal logo, il Movimento sarà vostro. Io e Casaleggio spariremo e rimarranno Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista". Era il 17 ottobre. Il giorno dopo, un’altra frase che non lasciava dubbi sulle vere intenzioni del leader: "Il Movimento non ha più bisogno di guru. Siamo un’insieme di cellule indipendenti, non servono cellule madri". Un mese dopo, la consultazione in Rete, lanciata nel comunicato politico numero 56, a firma Grillo: "È stato il primo movimento politico nato da un blog. Io ci ho messo la faccia, il nome e anche il cuore, ma oggi che il Movimento 5 Stelle si appresta a governare l’Italia credo che sia corretto non associarlo più a un nome, ma a tutte le persone che ne fanno parte. Per questo voglio cambiare il simbolo eliminando il mio nome". Tre mesi dopo, quell’annuncio è diventato realtà. E la ‘scomparsa’ di Grillo sembra avvalorata dai fatti. Beppe, infatti, ha ripreso il tour nei teatri e Gianroberto Casaleggio col suo staff sembra dettare sempre di più la linea. Su tutto ha fatto molto discutere l'ultimo caso: il nuovo codice di comportamento fatto firmare ai candidati sindaco di Roma con la clausola-multa di 150mila euro per evitare i cambi di casacca.