Roma, 19 giugno 2024 – Non è passata inosservata la foto della deputata leghista calabrese Simona Loizzo, che festeggia l’approvazione in Parlamento del ddl sull’autonomia differenziata, srotolando in Aula una bandiera della regione Calabria. A Montecitorio il vessillo giallo spicca tra quelli della Serenissima.
L’autonomia differenziata, è noto, è cavallo di battaglia della Lega a trazione ‘padana’ e risente degli echi del secessionismo di Bossi, poi mitigato nel federalismo. Una calabrese che celebra è senz’altro singolare: lo dimostra il fatto che tre deputati della maggioranza, i parlamentari calabresi Cannizzaro (coordinatore regionale in Calabria e responsabile nazionale del Sud) , Arruzzolo e Mangialavori – forzisti – non erano presenti in Aula. ''Non abbiamo votato la legge per una decisione personale, esercitando la libertà di coscienza che c'è sempre stata in Fi, regalo che abbiamo ereditato dal presidente Berlusconi – hanno spiegato –. Ringraziamo Tajani e i ministri perché con la loro azione il ddl Calderoli è stato in parte riscritto e reso meno indigesto per le Regioni del Sud".
Per Loizzo, invece, nessuna indigestione: tra le prime a rilevarlo è stata un’altra deputata calabrese, pentastellata Vittoria Baldino, che ha postato sui social la foto di Simona Loizzo con bandiera: “Mi chiedo: cosa hanno da festeggiare i rappresentanti calabresi? Festeggiano di aver svenduto la propria regione? I tagli lineari alla sanità e ai servizi per i cittadini calabresi? Di aver affossato il Sud e, di conseguenza, la loro terra? Non c'è niente da festeggiare per i calabresi, eppure, dai loro scranni, oggi festeggiano per i loro meri interessi personali. Festeggiano sulle spalle dei calabresi che continueranno a dover emigrare per curarsi, che vedranno ulteriori tagli ai servizi e nessun investimento nelle infrastrutture. Oggi costoro celebrano la morte del Sud e della Calabria”.
Passa qualche ora e Loizzo replica per le rime: “La collega Baldino dei Cinque Stelle mi sbertuccia per aver sventolato in aula con orgoglio la bandiera della Calabria a suo dire in mezzo ‘a quelle della Serenissima’. Faccio notare che in aula abbiamo sventolato le bandiere di tutte le regioni italiane. Perché oggi i territori dell’Italia si sono rimessi in piedi senza essere servi di nessuno”.