Il presidente Sergio Mattarella ad Auschwitz. Le bandiere a mezz’asta al Senato e alla Camera per l’omaggio al Giorno della Memoria. La senatrice a vita Liliana Segre in visita al Portico d’Ottavia viene accolta dall’applauso di una scolaresca. E l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane che decide all’ultimo di partecipare all’incontro nel comune di Milano che quella cittadina aveva deciso di disertare in polemica con l’Anpi per l’uso della parola "genocidio" in riferimento a Gaza. Ma anche un cartello proiettato sulla Piramide Cestia e sul Palazzo della Fao a Roma in cui si criticano le Ong Amnesty International, Emergency e Medici senza Frontiere: "Se Israele avesse bombardato i treni per Auschwitz, vi sareste schierati con Hitler". L’80esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio trascorre così, tra accuse di antisemitismo e critiche a Israele.
LE SCRITTE A PIRAMIDE
Sulle scritte alla Piramide Cestia – in cui si citavano anche la Croce Rossa Italiana e l’Anpi – indaga la Digos di Roma, che sta esaminando le immagini delle telecamere di zona. Amnesty parla di "azione spregevole, ignobile accusare un’organizzazione per i diritti umani di violarli" mentre Marina Pierlorenzi (Anpi) dice che è "una scritta infame". La presidente delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni dice invece che "chi ha messo quelle scritte vuole dare una risposta alla distorsione" e il rabbino capo di Roma, Riccardo di Segni, figlio di un partigiano decorato, sostiene che "l’Anpi di oggi non è più quella di un tempo" perché "alcuni leader si sono dimenticati gli scopi istituzionali e stanno facendo delle battaglie, non rendendosene conto, che li contraddicono".
SEGRE AL PORTICO D’OTTAVIA
La senatrice Segre arriva poco dopo mezzogiorno al Portico d’Ottavia per la commemorazione davanti al Museo della Shoah. Poi si ferma davanti al murale "Anti-Semitism, History Repeating" di AleXsandro Palombo che la raffigura insieme al testimone del lager nazisti Sami Modiano con i giubbotti antiproiettile indossati sulle divise a strisce dei deportati nei campi di concentramento. Prima, in un’intervista rilasciata al presidente del comitato eventi del Memoriale, dice: "L’antisemitismo oggi è manifesto, ma c’è sempre stato. Degli ebrei non interessava niente a nessuno, oggi interessa più di qualche anno fa, con un antisemitismo manifesto". Poi prevede: "Sono sicura dentro di me che una volta spariti gli ultimi superstiti, man mano che il tempo passerà, anche per le falsità che si diranno, ci saranno interessi superiori per cui sarà meglio non parlarne più. Sono passati 80 anni e oggi son una vecchia ma sono sempre quella Liliana d’allora, con una gamba davanti all’altra. E così vado tra minacce, parolacce che mi vengono riferite e riportate tutti i giorni in grande abbondanza. Una gamba davanti all’altra, non ho paura".
LE REAZIONI
Sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa rende "omaggio alle vittime dell’orrore della Shoah, simbolo di un odio feroce che mai più deve ripetersi", mentre quello della Camera Lorenzo Fontana dice che "ricordare Auschwitz significa guardare negli occhi il lato più oscuro dell’uomo per riaffermare con forza i principi di libertà, uguaglianza e rispetto che costituiscono i valori fondanti della nostra civiltà". Il ministro della Giustizia Carlo Nordio dalle celebrazioni di Treviso dice che "se manca la comunicazione manca il ricordo e si rischia anche di perdere la realtà di questa tragedia che forse è stata la più grande nel catalogo nero delle nefandezze umane", mentre per il collega della Difesa Guido Crosetto "ricordare è il solo, l’unico modo, che tutti noi abbiamo per evitare di ripetere".