Venerdì 27 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Assemblea Pd, il discorso di Schlein: "Basta cacicchi e capibastone"

"Governo inumano a Cutro, con le altre opposizioni terreni in comune". Stefano Bonaccini eletto presidente: "Non sono in minoranza, il partito è casa mia". Il messaggio di Letta: "Non trattare con nessuna corrente"

Roma, 12 marzo 2023 - Giorno clou per il Partito democratico che oggi si è riunito in Assemblea all'Eur. Gli oltre 700 delegati hanno incoronato ufficialmente Elly Schlein come segretaria del Pd e il suo avversario alle primarie Stefano Bonaccini come presidente secondo l'indicazione della stessa Schlein. Un abbraccio fra i due ha suggellato l'apertura dei lavori sulle note dell'inno nazionale. In prima fila, anche gli altri candidati alle primarie, Paola De Micheli e Gianni Cuperlo. La deputata Chiara Gribaudo e la presidente del Consiglio regionale pugliese Loredana Capone sono le nuove vicepresidenti. Il senatore Michele Fina è il nuovo tesoriere del partito.

Sommario 

Stefano Bonaccini e Elly Schlein all'assemblea Pd (Ansa)
Stefano Bonaccini e Elly Schlein all'assemblea Pd (Ansa)

I numeri e il programma

Alla Nuvola di Fuksas, che ospita l'assemblea, sono presenti 705 delegati (altri 221 seguono in collegamento da remoto), oltre 400 invitati e 150 giornalisti accreditati. "La forza della comunità, per le persone, per il pianeta", è lo slogan dell'evento, stampato sui totem e cartelloni appesi nei saloni dove dominano i colori patriottici del partito, verde rosso e bianco. 

Ad aprire l'assemblea la presidente della commissione congresso Silvia Roggiani, che ha subito ricordato il senatore Bruno Astorre, recentemente scomparso. L'Aula ha tributato un lunghissimo applauso alla sua memoria. E' stata poi la volta del segretario uscente Enrico Letta, che ha passato il testimone a Elly, proclamata ufficialmente nuova segretaria del partito.  

Il discorso di Elly Schlein è durato circa un'ora. Al termine i delegati hanno votato a scrutinio segreto il presidente. Eletto Stefano Bonaccini con un solo voto contrario. 

L'elezione del tesoriere Michele Fina precede il dibattito (5 minuti di intervento a testa). In chiusura la nomina della direzione (60 membri eletti dall'assemblea e 60 espressi dai territori) e dei membri della segreteria che potrà essere composta da un minimo di 12 a un massimo di 20 persone, oltre al suo coordinatore, rispettando la parità di genere.  

Il discorso di Schlein: "Una nuova primavera" 

Elly Schlein ha iniziato il suo discorso con un ringraziamento "speciale"  a Bonaccini e agli altri candidati alle primarie. "Apriamo insieme una fase di collaborazione", proseguendo "il percorso di innovazione e di apertura di Enrico Letta e quello di rinnovamento di Nicola Zingaretti". Non poteva mancare anche "un grazie a tutti coloro che sono andati a votare, più di un milione. Ce l'abbiamo fatta". Chi aveva scommesso sulla fine del Pd "ha perso la scommessa: siamo ancora qui, più forti e uniti, e stiamo arrivando - ha detto Schlein -. Sarà questa per noi un nuova primavera". Tra le priorità del nuovo corso indicate dalla segretaria c'è quella di "dialogare con le altre forze di opposizione", perché "ci sono terreni comuni, abbiamo la responsabilità di esplorarli insieme". Ma prima ancora serve "avere cura della nostra comunità e tenerla insieme". Questo "il primo grande impegno che prendo. Avere cura della nostra comunità e tenerla insieme è il primo grande impegno che prendo. Abbiamo bisogno di porre definitivamente fine alle conflittualità interne così forti che ci sottraggono energie preziose". 

Si riparte però da una critica al partito: "Abbiamo dei mali da estirpare", ammette. "Non vogliamo più vedere irregolarità sui tesseramenti, non vogliamo più vedere capibastone e cacicchi (capo tribù, accaparratore di potere ndr) vari. Su questo dovremo lavorare tanto insieme, ne va della credibilità del Pd, su cui non sono disposta a cedere di un millimetro". "Sarò la segretaria di tutti, anche di chi non mi ha sostenuto", assicura Schlein prima di proporre ufficialmente Bonaccini come presidente del partito. Una scelta all'insegna dell'unità e della mediazione. La sua sarà una leadership di comunità, promette. "Non ho mai creduto in una donna sola al comando".

Nel discorso spazio anche per un saluto al Papa per il suoi 10 anni di pontificato. Solo in conclusione viene citato il governo, di cui "abbiamo toccato con mano l'inumanità". Il riferimento è al naufragio di Crotone: "Siamo stati i primi a richiedere una informativa urgente a Piantedosi - dice Schlein -. Nessuno ha ritenuto di rispondere, hanno fatto un consiglio dei ministri a Cutro chiusi dentro, senza nemmeno dare omaggio alle vittime e ai loro famigliari, come invece ha fatto il presidente Mattarella a cui vanno i nostri ringraziamenti per essere stato ancora una volta guida del Paese". 

Per quanto riguarda il programma politico, Schlein parla di "barricate" per salario minimo e sanità pubblicae e di "pieni diritti ai figli e alle figlie delle famiglie omogenitoriali". "Ci opporremo con forza al testo Caleroli" sull'autonomia differenziata e alla riforma fiscale, dice. Un'opposizione "dura" ma "propositiva". Sulla guerra "dobbiamo continuare a sostenere in modo pieno il popolo ucraino che ha diritto di difendersi e, accanto a questo, chiedere un protagonismo più forte dell'Unione Europea" negli sforzi per una "pace giusta". 

Bonaccini

"Diamo tutti e tutte una mano al grande lavoro che ci aspetta, anche le vittorie arrivano se tanti lavorano per uno stesso obiettivo", ha detto il presidente Pd, Stefano Bonaccini. "Ho accettato il ruolo di presidente con questo spirito, non mi sento minoranza né opposizione, il Pd è casa mia", ha aggiunto. "Il successo di questo partito ci riguarda tutti, possiamo avere opinioni diverse e alcune le abbiamo, ma le faremo vivere nel confronto leale. Da oggi ci mettiamo a disposizione per dare una mano, per unire con un confronto franco, leale e costruttivo".

Sui migranti:  "Noi saremo al fianco del governo italiano per chidere all'Europa di fare di più per i corridoi umanitari e ridistribuzione, ma voi - ha datto riferito all'esecutivo - avete seminato vento in questi anni e ora raccogliete tempesta e non siete credibili per trattare in Europa". 

"Penso che possiamo provare a rendere le opposizioni più forti, efficaci e unite", ha quindi rincarato rivolto all'assemblea. "Al M5s e Terzo Polo dico: avete perso le elezioni quanto e più di noi. Se cominciate a fare opposizione al governo Meloni prima di farla contro di noi possiamo far vedere che una alternativa è possibile".

La diretta tv 

Le dichiarazioni dei big 

"Una delle cose che il nostro popolo ti ha chiesto è di guidarci, portarci avanti uniti. Soprattutto, la comunità dei democratici e delle democratiche ti ha chiesto di fare le scelte che devi fare, senza andare a negoziare e trattare con nessuna corrente, con chi ti dice cosa devi fare. La forza dell'investitura e della legittimazione che hai, usala fino in fondo". Così l'ex segretario del Pd Enrico Letta si è rivolto a Elly Schlein, concludendo il suo intervento all'assemblea nazionale del partito. 

Tra i primi big ad arrivare Dario Franceschini, Debora Serracchiani ma anche l'ex segretario Nicola Zingaretti: "La destra sta dimostrando di non essere adeguata a governare. Anche in Italia come nel resto del mondo spesso vincono ma poi mancano alla prova del governo. Con Schlein oggi abbiamo una alternativa", sono le parole concesse ai cronisti da Zingaretti.  

All'assemblea presenziano anche gli alleati di Articolo 1, che dopo l'elezione di Elly potrebbe ri-confluire nel partito democratico. "Siamo contenti di aver fatto questa scommessa, a testa alta rivendichiamo di aver contribuito alla nascita del nuovo Pd" , commenta il segretario di Articolo Uno, Roberto Speranza. "Noi non chiediamo niente, decide Elly".