Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

Arianna Meloni: “Io e Lollobrigida non stiamo più insieme. Per lui mi butterei nel Tevere, ma l’amore è un’altra cosa”

La sorella della premier: “Basta con questa curiosità morbosa, sono soltanto affari nostri”

Arianna Meloni e il ministro Lollobrigida: "Ci siamo lasciati"

Arianna Meloni e il ministro Lollobrigida: "Ci siamo lasciati"

Roma, 24 agosto 2024 – Arianna Meloni e Francesco Lollobrigida si sono lasciati. A raccontare la separazione dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste è la stessa sorella della premier Giorgia Meloni.

"Sì è vero, non stiamo più insieme da un po' - spiega Arianna Meloni, responsabile della segreteria di Fratelli d’Italia, in un’intervista a Il Foglio -. Per Lollo mi butterei nel Tevere, come si dice a Roma. Ci vogliamo bene, so quanto vale, conosco di che pasta politica sia fatto: uno in grado di lavorare 500 ore al giorno. E' una persona solida, onesta e con una grande preparazione. Il nostro progetto politico va avanti. I nostri rapporti personali sono ancora solidi, poi l'amore è un'altra cosa. L'affetto e la stima rimangono intatti. Per ora è così. E visto che sono affari nostri e ci sono tante persone che amiamo in mezzo, la finirei qui con la curiosità morbosa. Grazie".

Una replica piccata, alla quale si aggiunge un’altra spiegazione: “Quanto alla ‘cosa che ha scritto Sallusti’, prendeva spunto dal libro e dalle dichiarazioni di Luca Palamara, già membro del Csm, su un metodo che evidentemente esisteva, e non so se esista ancora. Speriamo di no, certo. E poi figuriamoci, provo a dirlo bene: lungi da me attaccare la magistratura. L'attacco semmai è nei confronti di un certo giornalismo che mi tira in ballo di continuo descrivendomi alle prese da due anni con nomine e trame di potere. Questo mi avvilisce".

“Ovviamente faccio politica a Roma da una vita, conosco davvero tante persone da molto tempo, a destra, che è il mio mondo, come a sinistra - prosegue Arianna Meloni -. Mi infastidisco quando qualcuno racconta il mio pensiero e poi lo attribuisce a Giorgia: è un gioco che dura ormai da quasi due anni. Peccato che non sia il Verbo e che l'ottanta per cento delle dicerie siano favole che si autoalimentano''.