Lunedì 15 Luglio 2024
PAOLO ROSATO
Politica

Applausi e abbracci, sì unanime. Ora il Pd pensa a priorità e alleati: "Pronti ad aprirci anche ai civici"

La Direzione regionale apre il nuovo corso, l’assessore Colla coordinerà la Fabbrica del programma. Il segretario dem Tosiani: "Pensavano ci incartassimo, invece con Michele possiamo vincere".

Applausi e abbracci, sì unanime. Ora il Pd pensa a priorità e alleati: "Pronti ad aprirci anche ai civici"

Applausi e abbracci, sì unanime. Ora il Pd pensa a priorità e alleati: "Pronti ad aprirci anche ai civici"

L’applausone l’ha fatto partire l’assessore regionale Raffaele Donini. Tra giacche obbligatorie malgrado la canicola e maniche di camicia, a un certo punto, non si capiva più chi abbracciasse chi nell’entusiasmo generale. Il tuffo nel cortile di via Andreini, con 30 gradi e passa, Michele de Pascale ieri l’ha fatto con un sorriso larghissimo, in un clima da gita scolastica. Applausi fitti e pacche sulle spalle da parte di tutti, perché il sindaco di Ravenna, che da ieri è il candidato ufficiale del Pd alle prossime Regionali, ha convinto tutto l’emisfero. Qualche resistenza c’era stata, leggi in passato Palazzo d’Accursio quando aveva chiesto un candidato bolognese, ma il punto di caduta con Elly Schlein alla fine è stato indiscutibile, e indiscutibile è stato anche il voto della Direzione di ieri, vedi l’unanimità raggiunta poco prima delle 21, al termine di tre ore in via Andreini 6 a Bologna senza aria condizionata, perché rotta ("Abbiamo fatto la sauna", il commento divertito di alcuni).

De Pascale è arrivato a ridosso delle 18, in una tenuta di memoria ’renziana’: camicia bianca, jeans scuro, mocassino nero. "Sono onorato da questa investitura, siamo già al lavoro per costruire la coalizione, parte subito la Fabbrica del programma che coordinerà Vincenzo Colla, uno dei più applauditi in sala. Dal messaggio di libertà di Bonaccini costruiremo la Regione del futuro", ha detto il neo-candidato. Ad accoglierlo al cancello della sede dem Federica Mazzoni, segretaria provinciale di Bologna, e Luigi Tosiani, segretario regionale. "Con lui possiamo vincere, pensavano che ci incartassimo, e invece eccoci qua", ha detto Tosiani. Ad abbracciare de Pascale anche i maggiorenti del Pd ravennate, Alessandro Barattoni (provinciale) e Lorenzo Margotti (comunale). La partita per Palazzo Merlato, la prossima primavera (in caso di vittoria di de Pascale), è già calda. Tra i baci e i selfie – ad animare le foto di gruppo la consigliera regionale Nadia Rossi e la neo-sindaca di Castel San Pietro Terme, Francesca Marchetti – sono spuntati l’assessore regionale Andrea Corsini, per il sindaco di Ravenna c’è anche lui, Irene Priolo, Francesco Critelli, Andrea De Maria, Igor Taruffi e tanti altri. Davide Baruffi, sottosegretario alla presidenza della Regione si è lasciato andare alla battuta: "Ti prestiamo una cosa che deve tornare a Modena il prima possibile", ha detto riferendosi alle origini di Bonaccini. "Noi abbiamo fatto così", ha risposto de Pascale, ricordando la provenienza condivisa con ’ex governatore Vasco Errani. Arrivato a direzione iniziata Matteo Lepore.

Ieri è stato anche il giorno del saluto di Stefano Bonaccini, presente in Direzione, che ha dato le dimissioni salutando la stampa. "Che esperienza straordinaria guidare la Regione, ma sono stati anche anni difficili – ha detto Bonaccini da viale Aldo Moro –. L’Emilia-Romagna ha dato una grande prova di resilienza, siamo orgogliosamente la locomotiva di questo Paese". Per de Pascale. "Siamo in buone mani, sarà meglio di me. Ma guai a sottovalutare le elezioni, si parte da zero a zero. Bisognerà costruire una coalizione larga. Chi verrà dopo di me dovrà cambiare le cose". Infine sui rimborsi post alluvione. "Dovranno arrivare al 100%, altrimenti il governo dovrà chiudere scusa".