Antonio Tajani, il coordinatore di Forza Italia in predicato di entrare nel nuovo governo di centrodestra (si parla di lui come ministro alla Difesa), lascia l'europarlamento con un ultimo discorso che riceve gli applausi dell'intera aula a Strasburgo, con tanto di standing ovation da parte dei colleghi del Ppe, il suo gruppo. Nel suo intervento finale da vicepresidente del Partito Popolare Europeo, gruppo di cui ha fatto parte dal 2014, l'ex commissario UE ha voluto tenere la barra dritta sull'europeismo e l'adesione ai valori comuni continentali. Una bandiera che i berlusconiani hanno sempre tenuta alta, anche all'interno della coalizione che ha vinto le ultime elezioni politiche.
I contenuti del discorso
"Per una Europa politica forte mi sono battuto negli ultimi 28 anni della mia vita. Questo è il mio ultimo intervento in questa Aula e voglio confermare l’impegno per una Europa politica, per un Parlamento più forte, che abbia potere di iniziativa legislativa, perché si possa nei prossimi anni tutti quanti noi continuare ad essere fieri cittadini europei”. Così ha esordito Tajani, alla plenaria del Parlamento europeo nel suo ultimo intervento in aula a Strasburgo, ringraziando in primis la presidente dell'europarlamento Roberta Metsola, successivamente estendendo gli omaggi agli altri colleghi.
"Ho sempre cercato, anche da presidente del Parlamento, di essere obiettivo. Mi scuso se ho commesso errori, ma ho sempre cercato di rispettare tutti i parlamentari, a qualsiasi forza politica appartenessero", ha evidenziato. "Ringrazio anche tutti i funzionari e gli interpreti per quello che hanno fatto per metterci di esprimerci nella nostra lingua madre - ha continuato Tajani - Grazie a tutti voi. Continuerò nel Parlamento italiano a combattere le mie battaglie in favore di una Europa politica più forte”, ha concluso accolto da un lungo applauso dei deputati presenti, con standing ovation dei parlamentari del Ppe. E a Tajani è arrivato il riconoscimenteo da parte di chi, oggi, siede sulla poltrona da lui occupata dal 2017 a metà del 2019. "Grazie presidente, in bocca al lupo", ha detto in italiano la presidente Roberta Metsola.