
Le amministrative si terranno il 25 e 26 maggio e sarà election day con i 5 referendum, ma al turno...
Le amministrative si terranno il 25 e 26 maggio e sarà election day con i 5 referendum, ma al turno del ballottaggio dell’8 e 9 giugno. La scelta è arrivata nel Consiglio dei ministri che ha varato il decreto elezioni che contiene anche misure per il voto dei fuorisede. La data estiva a scuole chiuse non piace ai referendari che protestano in un flash mob davanti a Palazzo Chigi. A difendere la scelta è il ministro per gli Affari Europei Tommaso Foti (foto): "penso che l’affluenza sia in relazione ai quesiti e non al giorno. I temi importanti si affrontano sempre al di là delle date". Parole che Riccardo Magi di +Europa rinvia al mittente: "Non so dove il ministro Foti abbia vissuto ma storicamente i referendum nel nostro Paese sono stati ‘fregati’ esattamente con la scelta estiva". Intanto i referendari si rimboccano le maniche. E puntano a ottenere una adeguata copertura informativa sui quesiti. "Abbiamo poco più di 80 giorni per rompere il muro del silenzio", sottolinea Magi ricordando che lunedì ci sarà un incontro con l’ad Rai. Per i comitati arriva, ad ogni modo, una buona notizia almeno sul fronte del voto dei fuori sede. Il governo, stando alle indiscrezioni sulla bozza del decreto approvato, starebbe, infatti, predisponendo norme per il voto dei fuori sede sia studenti che lavoratori. "Se così fosse – sottolinea Magi – sarebbe un importante passo avanti". Per Federico Anghelè di The Good Lobby Italia con questa norma l’Italia "entra nel novero delle grandi nazioni".