Roma, 30 gennaio 2023 - Stefano Bonaccini chiude il caso Dino Giarrusso con un "chieda scusa", ma il possibile ingresso nel Pd dell'ex Iena e cinquestelle rischia di avere strascichi importanti sull'elettorato dem. Come dimostra, ad esempio, il durissimo post di Alessandro Gassmann su Twitter. "Un partito che continua ad essere 'riempito' di individui che non sono richiesti e che nulla hanno a che fare con l'idea iniziale - scrive l'attore sul suo profilo social -. Un continuo cavallo di Troia lontano dai problemi reali e dal futuro delle nuove generazioni. Non vi voterò MAI più". Il tutto corredato dall'hashtag #adieux (addio in francese).
Gassmann non cita esplicitamente il Partito democratico, ma non è certo un caso se il suo post sia stato scritto il 28 gennaio scorso, giorno in cui - appunto - Giarrusso è salito sul palco della due giorni milanese organizzata a sostegno della candidatura di Bonaccini a segretario dem. "Per dichiarazioni fatte in passato è bene scusarsi se è stata ferita una comunità", è tornato a dire oggi il presidente della regione Emilia Romagna, secondo cui però è anche tempo di guardare oltre. "Noi siamo un Paese che rischia di far prendere la scena a notizie come queste, piuttosto che al bombardamento di missili sulla Russia, la ripresa del terrorismo in Medio Oriente, le condanne a morte di ragazzi e ragazze che chiedono diritti in Iran".
Il tweet non è comunque passato inosservato, se tra le tante risposte (oltre alle migliaia di "mi piace") qualcuno commenta "sono profondamente tentato di seguirti". "Andassero definitivamente a fare in c**o, per essere chiari e per dire quello che uno pensa", la risposta definitiva dell'attore romano.