Lunedì 2 Dicembre 2024
SIMONE ARMINIO
Politica

Alessandra Todde: "Basta parlare di Grillo. M5s è più vivo che mai"

La governatrice della Sardegna: sul Movimento una narrazione gattopardiana "Io e la premier? Rapporti corretti. Ma politicamente siamo agli opposti" .

Alessandra Todde: "Basta parlare di Grillo,. M5s è più vivo che mai"

Alessandra Todde, 55 anni

Roma, 1 dicembre 2024 – Alessandra Todde, 55 anni, ex manager, già viceministra e vicepresidente del M5s, oggi governatrice della Sardegna. Ha siglato con la premier Meloni un accordo per lo Sviluppo e la coesione della sua regione. Dalla foto sembrate in sintonia.

"Abbiamo firmato un accordo storico per la Sardegna: oltre 3,3 miliardi per acqua, case, strade, sanità e scuole. Soldi che ci spettavano. È un piano di cui vado orgogliosa, a cui hanno lavorato tutti gli assessorati in questi mesi, incentrandolo attorno alle nostre priorità e ai temi che ci stanno più a cuore, tra tutti acqua, strade, sanità, edilizia popolare, scuola".

Tutto rose e fiori, dunque. Ma, politicamente, M5s e FdI non sono distanti anni luce?

"Bisogna saper distinguere i piani. Sul piano personale il mio rapporto con la premier è corretto, abbiamo discusso di tante cose al di là dell’attualità. Poi c’è quello istituzionale dove la mia unica priorità è difendere l’interesse dei sardi e della Sardegna. Sul piano politico, è evidente, siamo agli antipodi: abbiamo due visioni di Paese totalmente opposte e in questi mesi si è visto su tante questioni".

Lei è reduce dalla Costituente M5s. La platea l’ha accolta con un’ovazione. Qual è oggi il suo ruolo nel Movimento?

"Io sono la presidente della Sardegna e voglio dedicarmi alla mia terra. Abbiamo la grande ambizione di portare la nostra regione tra le locomotive d’Italia. Ma posso dirle che è stato emozionante vedere oltre 2mila persone orgogliose di far parte di questa comunità politica".

Comunità che ultimamente non ha pace: dal 5 dicembre si rivota la Costituente, dopo il ricorso di Grillo. Il clima è rovente. Facciamo due ipotesi. La prima: vince ancora il sì. Grillo che fa?

"Quello che avrebbe già dovuto fare. Salutare con entusiasmo la presa di posizione netta che la base ha espresso senza tentennamenti. Invece ha deciso di puntare i piedi contrapponendosi alla sua stessa comunità".

Seconda ipotesi: vince l’hashtag #iononvoto e non si raggiunge il quorum. Conte che fa?

"Lo ha già chiarito lui stesso".

Se ne va. Nel frattempo però, solo un anno fa, lo scontro tra Grillo e (ormai ex) grillini sembrava impossibile. Come è potuto succedere? Ci aiuti a capire.

"Le posso dire che a me di Grillo non interessa niente? Discutiamo di temi, di territori, di che significa governare e costruire una nuova classe dirigente. Grillo ricorda quei personaggi dei cartoni che in caso di vittoria saltano e festeggiano mentre se sconfitti urlano al complotto e bucano il pallone".

Però c’è chi dice che il M5s si sia iniziato a corrodere con le prime responsabilità di governo.

"Chi fa queste analisi non ha capito molto del Movimento. La presenza del M5s nelle istituzioni ha iniziato a corrodere gli altri (ride, ndr)".

Parliamo allora del futuro. Come vede i 5 Stelle tra 5 anni?

"Le dico come lo vedo oggi: più vivo che mai. Ora dobbiamo votare per cambiare tutto e partire definitivamente con questo nuovo corso. Lasciamoci alle spalle la narrazione gattopardiana e ricostruiamo insieme la nostra casa".

La sua casa da 8 mesi è la Regione Sardegna. Un primo bilancio si può già fare?

"Ci stiamo battendo per la tutela dell’ambiente e dell’acqua pubblica, per la trasparenza con i cittadini, per i giovani, contro povertà e diseguaglianze, per la legalità e per difendere le priorità della Sardegna. Per non parlare del nostro impegno sulla sanità. Abbiamo trovato una situazione disastrosa e stiamo lavorando alle giuste soluzioni per permettere ai sardi di curarsi qui senza dover fuggire".

L’esperimento riuscito con lei, nel frattempo si è ripetuto in Umbria. Ha ragione Schlein? Uniti si vince, separati si perde?

"C’è un fronte progressista che è l’unica alternativa possibile alla destra, ma è un’alternativa che va costruita. E noi vogliamo lavorare in questa direzione rispettando le reciproche differenze e facendo sintesi. Ma non siamo e non saremo cespugli del Pd".

Perdoni l’ossessione. Grillo: il suo addio riaprirà le porte a eventuali rientri dopo epurazioni spesso troppo facili?

"Non mi sono neanche posta il problema".

In un’intervista a Qn, per dire, Di Maio ha difeso la Costituente e le scelte di Conte. Si sta riavvicinando?

"‘Certi amori non finiscono…’ (ride, ndr). Sarebbe più opportuno se Di Maio tornasse sui suoi passi visto che ha guidato una scissione contro Conte cercando di spaccare il M5S solo per interesse personale. Il resto conta poco".