Rimini, 23 settembre 2017 - Non ci sono solo i giornalisti tra i nemici del Movimento 5 Stelle, ma anche - e soprattutto - i partiti. Dopo la frase choc di Beppe Grillo rivolta ai cronisti ("vorrei mangiarvi per vomitarvi"), nel giorno dell'incoronazione di Luigi Di Maio a candidato premier del M5S, la troupe di RaiNews è stata accerchiata e insultata dagli attivisti alla festa di Rimini, Italia 5 Stelle, mentre i nomi dei partiti campeggiavano sui bidoni dell'immondizia preposti alla raccolta differenziata. Ma, nonostante una piccola inesattezza (il bidone del partito di Berlusconi è stato battezzato con il vecchio acronimo 'Pdl' anziché Forza Italia), a ogni forza politica è stata assegnata una tipologia di spazzatura. E, quindi, al Pd è stato dedicato il contenitore dell'organico; al Pdl/FI quello della plastica; alla Lega quello della carta; a Mdp quello indifferenziato. Un modo insolito, insomma, per dichiarare la linea che i 5 Stelle portano avanti da giorni, mesi, anni: "Non faremo nessuna alleanza". Nonostante una legge elettorale, come il Rosatellum bis, che se passasse, svantaggerebbe in primo luogo proprio il Movimento di Grillo restio a coalizioni di governo. Ma, se facciamo un passo indietro, gli attacchi ai partiti non sono una novità della festa di Rimini. A Imola, l'anno scorso, era andato pure peggio: le facce dei“nemici” politici, da Matteo Renzi a Matteo Salvini, erano state utilizzate come tiro al bersaglio.
Politica5 Stelle Rimini, giornalisti accerchiati. E a ogni bidone corrisponde un partito