Giovedì 31 Ottobre 2024

25 aprile, Mattarella: “La Costituzione figlia della lotta antifascista. Ora e sempre Resistenza”

Festa della Liberazione: il presidente della Repubblica a Cuneo. Prima l’omaggio all’Altare della Patria con Meloni, La Russa, Crosetto, Fontana. A Napoli foto a testa in giù di Meloni e del presidente del Senato

Roma, 25 aprile 2023 – Sergio Mattarella cita Piero Calamandrei e invita ad andare “in pellegrinaggio” “dove è nata la nostra Costituzione” nel suo discorso per il 78° anniversario della Liberazione. Il presidente della Repubblica parla da Cuneo, nella terra delle 34 Medaglie d'oro al Valor militare e dei 174 insigniti d Medaglia d'argento, delle 228 Medaglie di bronzo per la Resistenza. La terra dei dodicimila partigiani, dei duemila caduti in combattimento e delle duemilaseicento vittime delle stragi nazifasciste. “Andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”, dice il capo dello Stato riportando le parole che il giurista e politico rivolse a un gruppo di giovani studenti, a Milano, nel 1955.

E la Costituzione italiana è stata "la risposta alla crisi di civiltà prodotta dal nazifascismo, stabilendo il principio della prevalenza sullo Stato della persona e delle comunità, guardando alle autonomie locali e sociali dell'Italia come a un patrimonio prezioso da preservare e sviluppare –dice ancora Mattarella –. Una risposta fondata sulla sconfitta dei totalitarismi europei di impronta fascista e nazista per riaffermare il principio della sovranità e della dignità di ogni essere umano, sulla pretesa di collettivizzazione in una massa forzata al servizio di uno Stato in cui l'uomo appare soltanto un ingranaggio". “La crisi del Paese esigeva un momento risolutivo, per una nuova idea di comunità, dopo il fallimento della precedente. Si trattava di trasfondere nello Stato l'anima autentica della Nazione. Di dare vita a una nuova Italia. Impegno e promessa realizzate in questi 75 anni di Costituzione repubblicana. Una Repubblica fondata sulla Costituzione, figlia della lotta antifascista”, aggiunge ricordando “pionieri” come Duccio Galimberti e Antonino Rèpaci.

Il presidente Mattarella a Cuneo per la Festa della Liberazione (Ansa)
Il presidente Mattarella a Cuneo per la Festa della Liberazione (Ansa)

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"Il frutto del 25 aprile è la Costituzione. Il 25 aprile è la Festa della identità italiana, ritrovata e rifondata dopo il fascismo. È nata così una democrazia forte e matura nelle sue istituzioni e nella sua società civile, che ha permesso agli italiani di raggiungere risultati prima inimmaginabili", scandisce il presidente della Repubblica ricordando che "la Resistenza fu anzitutto rivolta morale di patrioti contro il fascismo per il riscatto nazionale. Un moto di popolo che coinvolse la vecchia generazione degli antifascisti".

“Come recita la lapide apposta al Municipio di questa città, nell'ottavo anniversario della uccisione di Galimberti, se mai avversari della libertà dovessero riaffacciarsi su queste strade troverebbero patrioti. Come vi è scritto: 'morti e vivi collo stesso impegno, popolo serrato intorno al monumento che si chiama ora e sempre Resistenza'", ribadisce il capo del Quirinale.

“Sentiamo riecheggiare in quello che appariva allora un sogno, il testo del preambolo del Trattato sull'Unione Europea: 'promuovere pace, sicurezza, progresso in Europa e nel mondo'. Un sogno che ha saputo realizzarsi per molti aspetti in questi settant'anni – continua il presidente della Repubblica –. Anche se ancora manca quello di una 'Costituzione per l'Europa', nonostante i lodevoli tentativi di conseguirla". E, riferendosi ancora alla 'Costituzione di Duccio', Mattarella rimarca che “apparivano allora utopie alcune sue previsioni come quella di una 'unica moneta europea'. Oggi realtà. O quella di 'un unico esercito confederale'. E il tema della difesa comune è, oggi, al centro delle preoccupazioni dell'Unione Europea, in un continente ferito dall'aggressione della Federazione Russa all'Ucraina”.

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Mattarella a Cuneo

Il Capo dello Stato a Cuneo ha reso omaggio al Monumento della Resistenza e visitato in forma privata il Museo Casa Galimberti, quindi al Teatro Torselli per intervenire alla cerimonia commemorativa del 25 aprile. Nel pomeriggio, poi, Mattarella si è recato a Borgo San Dalmazzo, al Memoriale della deportazione Museo Memo4345, sorto a fianco della stazione ferroviaria da cui furono deportati i 357 ebrei (334 stranieri, 23 italiani), tra il settembre 1943 e il febbraio 1944. Quindi si è spostato a Boves, dove si consumò un massacro di civili innocenti da parte dell'esercito nazista il 19 settembre 1943 (altri due eccidi, sempre nello stesso paese della provincia di Cuneo, avvennero tra il 31 dicembre 1943 ed il 3 gennaio 1944). Qui il capo dello Stato ha deposto una corona di alloro al Monumento alla Resistenza, ha visitato visitato la mostra della pittrice partigiana Adriana Filippi. Quindi si è recato nella chiesa di San Bartolomeo dove sono sepolti don Giuseppe Bernardi e don Mario Ghibaudo, sacerdoti uccisi nella strage nazista e recentemente proclamati beati.

Le celebrazioni per il 25 aprile sono iniziate a Roma con l’omaggio all'Altare della Patria. Insieme a Mattaella i presidenti del Senato, Ignazio La Russa; della Camera, Lorenzo Fontana; del Consiglio, Giorgia Meloni; della Corte costituzionale, Silvana Sciarra; il ministro della Difesa, Guido Crosetto; il capo di stato maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone; i vertici delle Forze Armate e altre autorità civili.

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La giornata in diretta

11:38Mattarella al parco della Resistenza di CuneolI presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato al parco della Resistenza di Cuneo per le celebrazioni del 25 aprile accompagnato dal ministro della Difesa Crosetto e dal capo di Stato maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone. Il presidente ha deposto una corona d'alloro al monumento dello scultore Umberto Mastroianni in memoria della Resistenza, trattenendosi per un momento di raccoglimento. 
11:53Piantedosi: “Celebriamo sconfitta del regime, no divisioni”“Con piacere ho aderito all'invito del sindaco di Castelvetrano, che con un gesto simbolico, ha scelto di affidare la celebrazione del 25 aprile, festa nazionale della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo, ai resti della Quarto Savona Quindici, resti "vivi", resti che ci "parlano". Un gesto che ha un significato profondo e altrettanto chiaro. Il 25 aprile - giorno in cui onoriamo il sacrificio di chi, a prezzo della vita, ha gettato le basi della nostra democrazia - è il giorno in cui si celebra qualcosa di molto preciso: la sconfitta di un regime che perseguì la negazione della dignità individuale, che sposò la violenza come strumento di regolazione dei rapporti sociali, che fece della coercizione delle coscienze una dottrina di governo e della delazione la principale forma di controllo". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a Castelvetrano. "Derive liberticide con una collocazione storica ben definita che - ha aggiunto - oramai è convinzione, patrimonio e coscienza di tutti. Nessuno escluso. Non ci sono divisioni su questo. La negazione della libertà, individuale e collettiva, semmai è una minaccia da cui dobbiamo preservare le generazioni future, alimentando il senso critico e la libertà di pensiero al di là di ogni conformismo. Ecco perché la cerimonia di oggi ha un valore altamente simbolico". 
12:41Anpi Roma: concordi nel chiedere le dimissioni di La Russa“Cosa ci mette tutti d'accordo? Le dimissioni di La Russa. Bisogna sciogliere tutte le associazioni fasciste”. Così dal palco di Porta San Paolo a Roma Fabrizio De Santis, presidente dell'Anpi Roma, al termine del tradizionale corteo del 25 aprile. All'arrivo gli organizzatori dal palco hanno annunciato che si tratta del “più grande 25 aprile degli ultimi anni” ringraziando “i partigiani e le partigiane che sono qui con noi”.
12:56Mattarella: “E’ qui a Cuneo che si celebra il 25 aprile”“Ed è qui allora, a Cuneo, nella terra delle 34 Medaglie d'oro al valor militare e dei 174 insigniti di Medaglia d'argento, delle 228 medaglie di bronzo per la Resistenza. La terra dei dodicimila partigiani, dei duemila caduti in combattimento e delle duemilaseicento vittime delle stragi nazifasciste. È qui che la Repubblica celebra oggi le sue radici, celebra la Festa della Liberazione”, ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando da Cuneo in occasione del 25 aprile. 
12:58A Napoli Meloni e La Russa a testa in giùFoto a testa in giù della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, del presidente del Senato, Ignazio La Russa, e dei ministri dell'Interno, Matteo Piantedosi e dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sono state affisse a Napoli nei pressi di luoghi simbolo della Resistenza. I manifesti sono apparsi vicino ai monumenti che ricordano i martiri delle Quattro Giornate che portarono i napoletani a ribellarsi al nazifascismo tra il 27 ed il 30 settembre 1943. 
13:02Mattarella: “La Resistenza fu rivolta morale contro il fascismo”“La Resistenza fu anzitutto rivolta morale di patrioti contro il fascismo per il riscatto nazionale. Un moto di popolo che coinvolse la vecchia generazione degli antifascisti”, ha affermato il presidente della Repubblica Sergio

Mattarella in occasione dell'anniversario della Liberazione. 

13:40Mattarella cita Calamandrei"Come recita la lapide apposta al Municipio di questa città, nell'ottavo anniversario della uccisione di Galimberti, se mai avversari della libertà dovessero riaffacciarsi su queste strade troverebbero patrioti. Come vi è scritto: 'morti e vivi collo stesso impegno, popolo serrato intorno al monumento che si chiama ora e sempre Resistenza'. Viva la Festa della Liberazione! Viva l'Italia!". Così Sergio

Mattarella celebrando il 25 aprile a Cuneo, cita le parole di Piero Calamandrei incise anche sulla lapide del Municipio di Cuneo. 

13:46“La Repubblica si inchina alle vittime”“L'elenco delle località colpite nel Cuneese compone una dolorosa litania e suona come preghiera. Voglio ricordarle. Furono decorate con medaglie d'oro, d'argento o di bronzo, o con croci di guerra: Cuneo, l'intera Provincia, Alba, Boves, Borgo San Dalmazzo, Dronero; Clavesana, Peveragno, Cherasco, Busca, Costigliole Saluzzo, Genòla, Trinità, Venasca, Ceva, Pamparato; Mondovì, Priola, Castellino Tanaro, Garessio, Roburent, Paesana, Narzòle, Rossana, Savigliano; Barge, San Damiano Macra, Villanova Mondovì. Alla memoria delle vittime e alle sofferenze degli abitanti la Repubblica si inchina”.
13:47“Il fascismo portò l’Italia alla catastrofe”“Dura fu la lotta per garantire la sopravvivenza dell'Italia nella catastrofe cui l'aveva condotta il fascismo. Ci aiutarono soldati di altri Paesi, divenuti amici e solidi alleati: tanti di essi sono sepolti in Italia”, ancora le parole di Mattarella.

13:50“Dalla Resistenza spinta a superare le ambiguità”“È dalla Resistenza che viene la spinta a compiere scelte definitive per la stabilità delle libertà del popolo italiano e del sistema democratico, rigettando le ambiguità che avevano permesso lo stravolgimento dello Statuto albertino operato con il fascismo”, è ancora il Capo dello Stato.
13:50Mattarella lascia il teatro di Cuneo tra gli applausiSalutato e applaudito calorosamente dagli oltre 250 sindaci della provincia di Cuneo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine del suo discorso ha lasciato il Teatro Toselli, dove erano presenti anche i ministri Guido Crosetto, Daniela Santanchè e Roberto Calderoli e la vicepresidente del Senato Anna Rossomando. 
15:30A Milano 80mila in corteoSono circa 80 mila le persone che, nonostante la pioggia, hanno sfilato al corteo nazionale del 25 aprile a Milano. Lo ha comunicato il presidente dell'Anpi di Milano Roberto Cenati all'arrivo in piazza Duomo. Tra i presenti oltre al sindaco Beppe Sala, anche la segretaria del Pd Elly Schlein con un fazzoletto rosso al collo. Da segnalare che, contrariamente agli anni precedenti, la brigata ebraica ha superato l'area di San Babila ed è arrivata in piazza Duomo senza subire contestazioni, eccetto qualche singola voce subito coperta dagli applausi. Dietro allo striscione delle comunità ebraiche riunite, anche bandiere degli Stati Uniti, del Regno Unito e di Taiwan, insieme a un grande striscione con il simboli e i colori della Nato.
16:00Mattarella a Borgo San DalmazzoSeconda tappa della visita nel cuneese di Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha visitato il memoriale Memo4345 sulla Deportazione a Borgo San Dalmazzo. Mattarella ha deposto una corona di fiori alla stazione, poi ha salutato i sindaci augurando a tutti buon lavoro e stretto centinaia di mani.