{{IMG_SX}}Fiumicino (Roma), 10 novembre 2008 - Il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, ha deciso per la precettazione nei confronti dei lavoratori dell’Alitalia che partecipano allo sciopero in corso dalle 18 all’aeroporto di Fiumicino. Lo confermano fonti del ministero.
"È partita la richiesta di precettazione" per lo sciopero di 24 ore dalle 18 di stasera indetto dai lavoratori di Alitalia. Lo annuncia il presidente della commissione di garanzia sugli scioperi, Antonio Martone, raggiunto al telefono dall’AGI, osservando che lo sciopero è stato dichiarato in modo "improvviso, senza preavviso e senza garanzie delle prestazioni minime".
IL COMITATO DI LOTTA: 'SCIOPERO DI 24 ORE'
L’assemblea dei dipendenti dell’Alitalia (circa 3-400 persone) ha approvato una mozione del comitato di lotta che propone uno sciopero di 24 ore a partire dalle 18 di oggi. A nulla sono valsi i tentativi del segretario nazionale dello SdL, Paolo Maras, che ha cercato di convincere i partecipanti all’assemblea ad evitare il ricorso allo sciopero. (AGI)
A votare la proposta sono stati per lo più assistenti di volo e personale di terra. La mozione non ha l'appoggio delle sigle sindacali che hanno finora raccolto il fronte del no a Cai, Avia, Anpav, Anpac, Up e Sdl.
Ancora una volta il leader dell'Sdl, Paolo Maras, ha richiamato i lavoratori a mantenere l'unità ma l'atmosfera in assemblea è tesa e da parte dei lavoratori sono arrivate contestazioni nei confronti delle sigle sindacali che hanno deciso di non appoggiare la mozione.
Lo sciopero è fuori dalla regolamentazione della proclamazione e della effettuazione previsti dalla legge 146 sullo sciopero. Il comitato invierà a breve un comunicato alle controparti datoriali ad Assaereo, alla Commissione di garanzia sugli scioperi e al ministero dei Trasporti.
IN PRECEDENZA VOTATO IL BLOCCO TOTALE, MA SIDACATI FRENANO
L’assemblea dei lavoratori del 'fronte del no' di Alitalia, riunita in assemblea a Fiumicino, ha votato all’unanimità la mozione di un immediato blocco totale del trasporto. Subito dopo un folto gruppo di assistenti di volo, piloti e lavoratori di terra hanno bloccato, sedendosi a terra, l’ingresso del centro equipaggi Alitalia a Fiumicino. Numerose le hostess in divisa e non. ’’Oggi è saltato il tappo sulla verità che qualcuno cercava di nascondere sotto il tappeto - ha detto al microfono uno steward - i lavoratori non accettano diecimila espulsioni, il taglio salariale e il peggioramento lavorativo’’.
La mozione è stata proposta dal comitato di sciopero e di lotta dei lavoratori del gruppo Alitalia che ha poi chiamato i sindacati Avia, Anpav, Anpac, Up ed Sdl per valutarla. Le cinque sigle del ‘fronte del no’, però, non ritengono opportuno, al momento, appoggiarla.
Il presidente dell’Anpac, Fabio Berti, e il segretario nazionale del sindacato dei lavoratori, Andrea Cavola, hanno richiamato tutti all’unità perché ‘’abbiamo un obiettivo che è identico - ha spiegato Berti -: bisogna capire qual é il modo giusto visto che oggi non siamo qui in una condizione normale di assemblea. Stiamo pianificando le cose giuste, la lotta non finisce oggi perché con un’azione traumatica avremmo una precettazione dopo 20 minuti. Ci si fida o no. Non ci deve essere spaccatura, c’é una strada precisa, dovete avere fiducia’’.
Per Cavola ‘’questa vertenza chiude un’era perché in questa azienda non saremo più gli stessi e molti non faranno parte piu’ di questa azienda. E’ la lotta finale - ha aggiunto - il problema vero è la vera unità".
La nota diffusa ieri dalle cinque sigle sulle 15 giornate di sciopero ‘’ha dato un segnale che va interpretato.
Cara Cai, questa azienda te la stanno regalando con l’appoggio del governo e dei sindacati confederali e pensi di aver vinto - ha spiegato Cavola - ma se prima dell’uno dicembre non avrai cambiato atteggiamento non avrai vita facile quando sarai qui dentro. Non dobbiamo arrivare al primo dicembre’’.
VOLI NEL CAOS
Salgono via via le cancellazioni di voli Alitalia all’aeroporto di Fiumicino, con passeggeri penalizzati di conseguenza. Fino alle 13 sono una dozzina i voli soppressi in partenza: tra le destinazioni Francoforte, Bologna, Monaco, Bari, Firenze, Verona, Varsavia, Catania, Boston, Praga e due per Palermo. Si sono formate delle file davanti ai banchi d’informazione, sia ai voli nazionali che internazionali, dove i passeggeri cercano di essere riprotetti sul primo volo utile o su destinazioni alternative.
LE REAZIONI POLITICHE
"La condotta dei piloti che continuano ad ostacolare la ‘rinascita’ di Alitalia è sconcertante. Non si vuol capire l’importanza di quanto è stato fatto dal governo e dalla Cai per resuscitare una compagnia ormai finita". Lo afferma Gianfranco Rotondi, ministro per l’Attuazione del Programma.
"Gli sforzi fatti - prosegue - non possono essere vanificati da una presa di posizione che non ha ragion d’essere e che somiglia ad un ricatto. Alternative alla Cai non ce ne sono, è bene farsene una ragione o possiamo mettere una pietra sopra alla nostra compagnia di bandiera".
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