Martedì 5 Novembre 2024

Pier Silvio, Luciana e Bianca, il nuovo Biscione che ci aspetta

Il benservito a Barbara D'Urso e l'ingresso di Bianca Berlinguer sono solo i due esempi più evidenti del nuovo corso di Mediaset

Marcella Cocchi, podcast Un altro Giorno

Marcella Cocchi, podcast Un altro Giorno

Pier Silvio Berlusconi amava suo padre ma non condivideva un certo tipo della tv impostata dal Cavaliere. Il benservito a Barbara D'Urso e l'ingresso di Bianca Berlinguer sono solo i due esempi più evidenti del nuovo corso di Mediaset. Nel giorno dell'apertura del testamento di Silvio Berlusconi e della presentazione dei nuovi palinsesti della tv da lui creata, accade così che la Rai orfana di volti simbolo come Fabio Fazio, appaia indebolita, rispetto a una Mediaset moderatamente de-berlusconizzata (nonostante il cognome che porta Pier Silvio) e fresca di una campagna acquisti che va da Checco Zalone a Luciana Littizzetto. Strano, vero, immaginare quest'ultima o la figlia dell'ex leader del Pci nelle tv commerciali il cui motto era "Corri a casa in tutta fretta c'è un Biscione che ti aspetta". Certo, siamo a decenni di distanza dal duopolio tra il Biscione e il Cavallino simbolo della tv pubblica che ci riporta con la memoria agli anni Ottanta di Craxiana memoria. "Dopo anni, qualcosa sembra muoversi in Mediaset secondo un modello simil Rai o simil La7 - dice il direttore del CeRTA (Centro di Ricerca sulla televisione e gli audiovisivi) Massimo Scaglioni - Si tratta di una tv ripulita dal trash e orientata ad attirare anche un nuovo pubblico".

Massimo Scaglioni, direttore CeRTa
Massimo Scaglioni, direttore CeRTa

Ma la vera sfida, aggiunge, per la verità non dovrebbe essere tra vecchi attori televisivi. Altrimenti, mentre dominano gli streaming e i social video gratuiti, sarà niente di più che una guerra tra poveri. Ne parliamo oggi sul podcast di QN, "Un altro giorno".

Ha collaborato Marco Santangelo