I congedi mestruali, ossia la possibilità per lavoratrici e studentesse di ottenere il riconoscimento di assenze giustificate dal medico, sono già legge in Spagna. In Italia l'ultima proposta di legge sul tema è stata presentata da Pd e Verdi in febbraio, ma l'Emilia Romagna sta pensando di accelerare: sentiamo come, nel podcast, con l'intervento della consigliera Roberta Mori: "Ci farebbero fare un passo avanti culturale". Ma il dubbio, che sempre si insinua, sul vasto allargamento dei diritti di genere, lo spiega Silvia Dello Russo, docente universitaria di Comportamento organizzativo e gestione delle risorse umane: "Il rischio è che nei contesti in cui non si è ancora fatto abbastanza sulla selezione equilibrata del personale e nella gestione delle carriere, questa possibilità diventi quasi un boomerang, perché alle aziende non fa piacere assumere donne che vadano in maternità o che prendano un giorno al mese per il ciclo". Eppure, lo ricorda la stessa docente, anche gli uomini potrebbero trarne vantaggio, se si intendesse il congedo legato ai problemi di salute, dismenorrea quindi, ma anche emicrania cronica, per esempio. Ascoltate "Un altro giorno", se volete.
Ha collaborato Marco Santangelo