Giovedì 21 Novembre 2024
MARCELLA COCCHI
Un altro giorno

AAA cercasi idraulico straniero: il polacco non fa più paura

Era il 2005, l'immagine del riparatore di tubi in arrivo dai Paesi dell'Est fu usata per sostenere che avrebbe rubato il lavoro ai francesi. Cosa è cambiato oggi? – Il podcast di Marcella Cocchi

Marcella Cocchi, podcast Un altro Giorno

Marcella Cocchi, podcast Un altro Giorno

Corsi e ricorsi della storia ci riportano a una suggestione che riguarda la figura dell'idraulico. Ricordate il caso dell'idraulico polacco? Fu un tormentone che ci portammo dietro in Europa per più di dieci anni. Era il 2005, in Francia si votava per il Trattato costituzionale europeo e la destra e i partiti euroscettici di allora usarono l'immagine del riparatore di tubi in arrivo dai Paesi dell'Est, appena entrati nella Ue, per sostenere che avrebbe rubato il lavoro ai francesi. Vinsero i No.

La Polonia rispose alla Francia in modo esilarante: sul sito del Turismo, Varsavia impostò una campagna con l'immagine di un modello muscoloso e biondo (idraulico, ovviamente) che diceva: "Io resto in Polonia, venite in tanti".

Sfottò a Parigi e all'allora presidente Chirac. Il caso andò avanti per anni e fu citato in tanti altri Paesi. Ma che c'entra tutto questo con l'oggi? Nel decreto flussi del governo Meloni, che dà il via libera a circa mezzo milione di immigrati per ragioni economiche in tre anni, riappare la figura dell'idraulico tra le professioni mancanti e che giustificano l'aumento di lavoratori stranieri consentito in Italia. Dall'idraulico polacco all'idraulico africano? Ne parliamo sul podcast "Un altro giorno".