Sabato 23 Novembre 2024
LEO TURRINI
Profondo Rosso

Episodio 1: Quando in Bahrein Alonso si vestì di rosso - Podcast Profondo Rosso

«Non esiste corsa senza passione, non esiste competizione senza entusiasmo. Non esisterebbe la Formula 1, se non trasmettesse qualcosa ai nostri cuori. Lo faremo attraverso i circuiti, attraverso i piloti, attraverso le macchine, e sarà un viaggio a 300 all'ora». Comincia così il racconto delle leggende della Formula 1 che Leo Turrini farà in un podcast audio che prende il nome dal suo storico blog, Profondo rosso. Una serie di episodi di un quarto d'ora ciascuno, con suoni d'ambiente e un forte impatto sonoro, che accompagneranno l'avvio della nuova stagione attraverso il ricordo di alcuni momenti chiave della storia delle monoposto – e soprattutto di quelle del Cavallino, ovviamente – da parte di chi li ha visti da molto vicino.

Dal primo successo di Michael Schumacher con la Ferrari al GP di Barcellona 1996 all'ultima vittoria di un italiano (nel 2004) nel circuito più glamour e affascinante, come quello cittadino di Montecarlo, fino al commosso ricordo del tragico incidente di Ayrton Senna sulla pista di Imola, tanto amata da Enzo Ferrari, la voce di Leo Turrini sarà accompagnata da quella di alcuni testimoni d'eccezione: Luca Cordero di Montezemolo, Gian Carlo Minardi, Mauro Forghieri (storico direttore tecnico della Scuderia) e Jarno Trulli, tra gli altri.

Si parte dal deserto del Bahrein, prima tappa del Mondiale 2021, e dal ritorno di Fernando Alonso nel mondo della F1. Proprio il Bahrein, dove nel 2010 il pilota spagnolo era al suo debutto vestito di rosso, nell'abitacolo della monoposto del Cavallino, e si aggiudicò quel Gran Premio tra le dune, che curiosamente anche allora inaugurava la stagione. «Il ritorno di Fernando è una scommessa da seguire con il rispetto, ma vorrei dire anche con l'affetto che si deve a un veterano. Va a sfidare i Leclerc, i Norris, i Verstappen, i Russell, tutti ragazzi che hanno quasi vent'anni meno di lui. E come si fa a non fare anche per lui?», dice Turrini. Un'altra storia emozionante da raccontare.