Martedì 5 Novembre 2024
LEO TURRINI
Profondo Rosso

Episodio 09: Quando la F1 replica se stessa

Due Gran Premi sulla stessa pista, a distanza di sette giorni l’uno dall’altro. È già successo nel 2020, a causa della pandemia, e ora si ripete sul circuito dello Spielberg: dopo la Stiria, l’Austria, la sostanza però non cambia.

Due Gran Premi sulla stessa pista, a distanza di sette giorni l’uno dall’altro. È già successo nel 2020, a causa della pandemia, e ora si ripete sul circuito dello Spielberg: dopo la Stiria, l’Austria, la sostanza però non cambia. Ma che cosa significa per un pilota di Formula 1, per un ingegnere, persino per un meccanico, ritrovarsi su un tracciato identico? Prevale il déjà vu oppure invece è l’opportunità per studiare nuove strategie e nuovi assetti della vettura? Leo Turrini ne parla con Matteo Bobbi, oggi opinionista di Sky, ma in passato pilota e driver test di Minardi, quindi in grado di conoscere bene gli stati d'animo di chi guida una vettura a 300 all'ora.

Diversi aspetti influiscono su questi Gran Premi “back to back”, per i quali qualcuno aveva anche pensato di invertire la direzione di marcia sul circuito, ovviamente senza successo poiché una soluzione del genere avrebbe creato problemi con l’uscita dai box, per i pit stop, eccetera. C’è l’incognita del meteo, ci sono le mescole diverse degli pneumatici, e c’è soprattutto il talento dei piloti e la capacità di ricavare indicazioni dagli errori commessi nel primo atto. 

Basta vedere quello che è successo nel 2020. Gli appassionati delle monoposto temevano che potessero venir fuori gare-fotocopia, che avrebbe vinto insomma sempre lo stesso pilota. E invece sia a Silverstone, sia in Bahrein e ancora allo Spielberg (dove peraltro si gareggia in un autodromo di proprietà della Red Bull, la scuderia di Verstappen, l’”Olandese Volante”, che ha decisamente alzato l’asticella del duello con Lewis Hamilton) ci sono stati due vincitori diversi. Segno che la fantasia e l’immaginazione può ancora andare al potere. Nulla vieta, quindi, che, in presenza di condizioni anche perfettamente uguali, i verdetti degli ordini d'arrivo siano differenti, e anche questo fa parte del fascino della Formula Uno.