Il lavoro al ministero della Cultura è un mestiere usurante.
L’arrivo di Alessandro Giuli come successore di Gennaro Sangiuliano, finito triturato dal caso Boccia, non ha risolto tutti i problemi del governo. Anzi, semmai sono aumentati.
Ieri, giusto ieri, il capo di gabinetto del ministro, Francesco Spano, appena nominato da Giuli una decina di giorni fa, si è dimesso.