Firenze, 4 ottobre 2024 – Turismo, ricchezza e condanna. Da un lato una risorsa economica che arricchisce Firenze, dall’altro un fattore che se non gestito nel modo giusto consuma, vandalizza e manca di rispetto alla culla del Rinascimento. Un viaggio tra gli episodi che hanno lasciato una ferita collettiva nella memoria cittadina, dall’assalto al Vasariano all’arrampicata sul biancone. Dai tag su ponte vecchio ai bagni estivi nelle fontane. Si parla del turista cafone, quello che sciupa le opere e non percepisce l’importanza del nostro patrimonio culturale. Quello che si accampa ad ogni angolo, che mangia e rumina ovunque. Che invade le strade e che tratta Firenze come un balocchino.
Le cause che favoriscono l’arrivo di questo tipo di turista in città sono molteplici e vanno dai grandi cambiamenti internazionali alle modalità di gestione e pianificazione. Molteplici sono anche le conseguenze portate nel tessuto sociale cittadino e che creano una sorta di spaccatura tra residenti e visitatori.