Firenze, 20 settembre 2024 – Le discoteche sono andate scomparendo: adesso ci sono 34 locali, sedici in meno rispetto al passato. Colpa della crisi economica ma anche della diversa fruizione della musica. E poi resta il nodo turismo su cui Firenze ha puntato tutto a discapito del divertimento. E invece il capoluogo toscano era la “città più internazionale europea” al pari di Barcellona, Londra e Berlino. Un viaggio nel passato guardando al futuro con l’intervento di Bruno Casini, primo manager dei Litfiba e anima dello storico Banana Moon. Ancora oggi si occupa di comunicazione e promozione culturale. E ha dato vita l’associazione Hottanta Remix per mettere in piedi un archivio dedicato agli anni Ottanta fiorentini. Partendo proprio dal fermento culturale che ruotava intorno alle discoteche come il Tenax e il Manila di Campi Bisenzio, dove oltre al ballo venivano organizzate tante attività artistiche e vari progetti formativi culturali. Oltre che eventi di moda che diedero il là per la nascita del Pitti Trend. Negli anni Ottanta un ruolo fondamentale, poi, lo avevano le Case del popolo, veri e propri riferimenti per i giovani dell’epoca. E anche qui la parola d’ordine era creatività con molteplici progetti artisti, culturali e musicale. Un esempio? Il concerto al Casablanca, ovvero lo spazio dell’Sms di Rifredi, di Johnson Righeira che – pare – proprio lì propose la prima esecuzione di ‘Vamos a la Playa’ .
Lo dice La NazioneC’erano una volta i fantastici anni ‘80. Viaggio nella Firenze della musica