L’erbario di Ulisse Aldrovandi, custodito dall’Università di Bologna e di gran lunga il più importante a livello mondiale, ha recentemente risolto un caso botanico. Una questione che, chissà, sarebbe stata apprezzata certamente da Miss Marple, l’arguta vecchietta alter ego di Agatha Christie, appassionata di gardinaggio e botanica. Si tratta del caso del nasturzio nano, pianta originaria del Sud America, oggi scomparsa nel nostro paese, arrivata in Italia sul finire del Cinquecento, decenni prima di quanto creduto finora: una scoperta possibile grazie al patrimonio di erbari rinascimentali custoditi dall’Alma Mater che è oggi protagonista del nostro podcast Il Resto di Bologna, ascoltabile online. Tra questi, il più importante per la scoperta è quello di Ulisse Aldrovandi naturalista, botanico ed entomologo italiano rinascimentale, realizzatore di uno dei primi musei di storia naturale visto che, proprio tra le sue pagine, datate tra il 1551 e il 1586, era serbato questo segreto, meravigliosamente catalogato.
Il Resto di BolognaUlisse Aldrovandi e l’enigma del nasturzio nano