Oggi il nostro podcast racconta di una chiesa bolognese sconsacrata in base alle leggi napoleoniche nel 1806, che dopo anni di abbandono e dopo essere stata anche deposito militare e autofficina, viene restituita alla città dopo un accurato restauro conservativo e grazie all’installazione “La strage degli innocenti” dell’artista norvegese Per Barclay. Ma nel narrare di questo restauro e dell'installazione che i bolognesi potranno ammirare fino al 9 febbraio in occasione di Art City, raccontiamo anche la vicenda di Pietro Fiorini, architetto bolognese che tra il 1608 e il 1612 costruì la chiesa di San Barbaziano, all’angolo tra via Cesare Battisti e via Barberia, proprio dalle fondamenta, come la conosciamo oggi, dopo la demolizione di quella originale.A Bologna fece moltissime cose memorabili, ma, come ci racconta l'architetto Denise Tamborrino, che è anche co-curatrice dell'installazione e curatrice del progetto di restauro, alla fine del Cinquecento Fiorini incappò in un incidente architettonico che lo consegnò alla 'dannazione della memoria". San Barbaziano avrà un futuro luminoso, diverrà sede di un centro di documentazione per le arti circensi con eventi e fruizione pubblica.
Il Resto di BolognaLa riscoperta della chiesa di San Barbaziano